Dal 21 al 25 Ottobre va in scena al Teatro Piccinni di Bari “Molto rumore per nulla” di William Shakespeare, traduzione di Chiara De Marchi con Lorenzo Lavia, Giorgia Salari, Pietro Biondi, Francesco Bonomo, Salvatore Palombi, Andrei Nicolini, Gianni De Lellis, Alessandro Riceci, Luca Fagioli.
Regia di Gabriele Lavia.
La storia di “Molto rumore per nulla”, che ha ispirato anche molte grandi firme a livello internazionale è ambientata nella solare Messina, in un’atmosfera tipica dell’estate mediterranea, che fa da sfondo agli amori tra il giovane Claudio e la dolce Ero e tra i litigiosi Beatrice e Benedetto, personaggio quest’ultimo interpretato da Lorenzo Lavia, figlio del grande Gabriele, che in quest’occasione ha curato la regia.
Riflettori su Shakespeare quindi anche al Piccinni per l’avvio della Stagione del Teatro Pubblico Pugliese. Autore che riconsacrerà domenica 25 Ottobre 2009 il neo rinato Teatro Petruzzelli alla lirica con “Sogno di una notte di mezza estate”.
“Molto rumore per nulla”, nel particolare allestimento nato e sviluppatosi egregiamente nel laboratorio condotto da Gabriele Lavia, primo appuntamento di un ciclo dedicato a Shakespeare ,che si completerà entro la fine dell’anno con Otello e La Tempesta, è stato davvero un incipit interessante per la nuova Stagione 2009/2010.
In “Molto rumore per nulla”, di ritorno in Puglia dopo il tour dello scorso anno, Lavia dirige un gruppo di giovani interpreti cercando di svincolare il teatro scespiriano da un’interpretazione eccessivamente psicologica, infatti pur facendo rimanere intatti i temi chiave del teatro del famoso drammaturgo inglese: il dilemma esistenziale tra l’essere e l’apparire, il tema del doppio e la maschera, ha la capacità di renderlo “meno catastrofico”.
Con Lavia dunque si ride molto, grazie anche alla freschezza degli attori della compagnia Lavia Anagni, che riprende con un tono leggero le passioni, gli intrighi, la gelosia e l’invidia prodotti dall’amore di due coppie all’interno del più classico schema del teatro scespiriano, dove le vicende si sviluppano tra finte morti e macchinazioni, schermaglie appassionati e scambi di persona.
Un successo annunciato quello del Piccinni, con una scenografia dai toni semplici, capace di mettere in rilievo le straordinarie capacità dei giovani attori, valorizzate anche da una “regia leggiadra” favorevole alla riflessione ma soprattutto al sorriso degli spettatori.
Maria Caravella