L’ESPERTO: “BUROCRAZIA, LOCALISMO E DISINTERESSE A LIVELLO CENTRALE PENALIZZANO REGIONE NOTA IN TUTTO IL MONDO E DALL’ELEVATISSIMO POTENZIALE”
Bari, gennaio 2024 – Un 2023 da dimenticare per quanto riguarda l’Italia in materia di attrazione di “capitali di ventura”. L’anno si è chiuso con un segno significativamente negativo per gli investimenti in venture capital in aziende e startup italiane che disegnano una riduzione -49,6% rispetto all’anno precedente per un totale di 1.048 milioni di euro investiti (erano 2.080 milioni di euro del 2022).
Questo secondo quanto emerge dal report EY Venture Capital Barometer 2023 che fotografa quanto l’Italia, con 18 euro pro-capite di investimenti, sia fanalino di coda europeo.
“Una curva discendente che non deve essere ancora una volta sottovalutata – commenta il mid-cap investor Giovanna Voltolina – considerando che il calo ha riguardato anche il numero di operazioni effettuate: solo 263 in Italia l’anno scorso, di cui 111 solo in Lombardia con un -19,6% in confronto al 2022”.
LA CLASSIFICA PER REGIONI: CROLLO PUGLIA (-80%). LOMBARDIA SVETTA MA PERDE TANTISSIMO (-50%). PRECIPITANO ANCHE PIEMONTE A -82% E VENETO A -72%. IL PROBLEMA E’ SISTEMICO.
E così guardando nel dettaglio alle ripartizioni degli investimenti per regioni, la Lombardia si conferma in cima alla classifica sia per numero di operazioni (111) che per capitali raccolti (651 milioni) benché con una contrazione del -50% sul dato 2022 (1.294 milioni), seguita dal Piemonte (29 operazioni) con 77 milioni di investimenti in calo del -82% sul 2022 (427 milioni). Crolla il Veneto, 10mo posto in classifica (10 operazioni) con 15 milioni di investimenti (53 milioni nel 2022) sceso del -72% e la Puglia, 15esimo posto in classifica (6 operazioni) che con 2 milioni di investimenti (10 milioni nel 2022) ha descritto una contrazione del -80%. Campania a -49%, 9 posto in classifica (10 operazioni) con 18 milioni di investimenti (35 milioni nel 2022). Molise, Calabria e Basilicata non pervenute.
ISOLE IN CRESCITA INSIEME A FRIULI ED EMILIA ROMAGNA
Le uniche regioni che descrivono un differenziale positivo negli investimenti sono Friuli Venezia Giulia, al sesto posto in classifica (7 operazioni) con 37 milioni di investimenti (17 milioni nel 2022), Emilia Romagna al 7 posto in classifica (18 operazioni) con 30 milioni di investimenti (20 milioni nel 2022), Sicilia all’11esimo posto in classifica (5 operazioni) con 14 milioni di investimenti (9 milioni nel 2022), Sardegna al 12esimo posto (3 operazioni) con 7 milioni di investimenti (1 milione nel 2022) e Marche, 13esimo posto (4 operazioni) con 4 milioni di investimenti (300mila euro nel 2022).
VOLTOLINA: PUGLIA DEVE ESSERE “MOTRICE” PER TUTTO IL MEZZOGIORNO
“Sconcertante il disastroso dato pugliese che mi lascia davvero interdetta – commenta Giovanna Voltolina – Una regione che è da sempre l’emblema della laboriosità, inventiva e capacità imprenditoriali del sud Italia – ne è solo un esempio la startup che ha ideato la tuta bionica che sarà testata a bordo di SpaceX – oltre alle 7000 PMI e più presenti sul territorio, deve tornare a essere la ‘locomotiva del sud’ per fare da motrice per tutto il mezzogiorno, che, come si vede dal report invece è in caduta libera in quanto a investimenti di capitale. Per invertire la rotta – bene puntare sulle startup, come si è visto – ma senza dimenticare le PMI, vera risorsa ad elevatissimo potenziale, e investire risorse nei distretti produttivi e tecnologici già esistenti oppure dare vita a nuove ‘Valley’ poche e selezionate con una precisa strategia per attrarre investimenti e coltivare talenti. Sarebbe un territorio eccezionale, potenziale volano per tutto il Paese, io stessa ho investito in imprese pugliesi (Deghi, ndr) con risultati stupefacenti. Essenziale, poi, una maggiore attenzione alle infrastrutture e più in generale, il nostro sistema Paese dovrebbe avere la lungimiranza di de-burocratizzare e strutturare non solo dal punto di vista tecnologico.”