Bari – Verso il nuovo Anno Accademico 2024-25. Il Poliba bissa con il linguaggio dei social e dei podcast per parlare con le future matricole

Al debutto il nuovo corso di laurea in “Ingegneria della Creatività Digitale” con l’Università della Basilicata

Bari, 4 luglio 2024 – Il più̀ alto tasso di occupazione a un anno dalla laurea tra le università̀ italiane (90,8%); 11.000 studenti; 1.920 laureati (2023, con un’età sotto la media italiana, 24,9 anni); 400 docenti (+40% nell’ultimo quadriennio); 5 dipartimenti (2 di Eccellenza)”; 31 corsi di studio (6 interateneo); 1° posizione tra le università̀ italiane (QS World University Rankings 2023), per citazioni ricerca; 12 corsi di dottorato di ricerca; 16 laboratori pubblico-privato. Un’offerta formativa 2024-2025 che si arricchisce per rispondere alle richieste di competenze STEM nel mondo.

Questo è il Politecnico di Bari presentato quest’oggi, nell’Aula Magna “Attilio Alto”, in occasione della nuova campagna immatricolazioni, anno accademico 2024/2025 dal Rettore, Francesco Cupertino alla presenza del divulgatore culturale e filosofo Rick Dufer, la creative content creator di Ingegneria Italia, Alessia Bonometti e il founder di Hyperloop Italia, Bibop Gresta.

Il Politecnico di Bari – è stato detto – ha, nello scorso anno accademico, aumentato del 9% le nuove iscrizioni ed è stato incoronato come il miglior Politecnico per occupazione in tutta Italia. L’obiettivo, oggi, è quello di superare il risultato dello scorso anno nelle immatricolazioni, proponendosi come hub internazionale d’eccellenza, con un occhio al bacino del Mediterraneo. Per farlo, dopo il successo dello scorso anno con il Prof della Fisica Che Ci Piace, Vincenzo Schettini, ha scelto nuovamente il linguaggio dei social per parlare alla generazione Z e un podcast in cinque puntate, “Cogito ergo STEM” in cui divulgatori, influencer, youtubers si confronteranno con gli host del podcast alleneranno i giovani fruitori l’atto creativo del pensare, dell’esercitare il dubbio come fonte generativa di idee e di quell’interpretazione della complessità che appartiene all’essenza dell’essere Ingegneri, Architetti e Designer.

Il podcast. Nel pomeriggio di oggi, 4 luglio e di domani, 5, verrà registrato, nell’Aula Magna del Politecnico di Bari, il podcast “Cogito ergo STEM” con gli host – il rettore Francesco Cupertino, Rick Dufer e Alessia Bonometti – e le voci di Bibop Gresta di Hyperloop Italia, i divulgatori scientifici Adrian Fartade e Alan Zamboni (@Curiuss), il campione mondiale di memoria Andrea Muzii, il divulgatore e imprenditore Andrea Giuliodori, l’architetta influencer Gaia Miacola.

La prima puntata, con Adrian Fartade, ha per titolo “Come sarebbe un mondo senza innovazione? Verso la Space and Green Economy”; la seconda puntata affronterà invece le “Domande da porsi per capire cosa fare nella vita” con Andrea Giuliodori; durante la terza puntata si parlerà di “memoria, concentrazione e tecniche di studio vincenti” con Andrea Muzii, mentre nella quarta si discuterà con Gaia Miacola e Alan Zamboni di influencer stem e fallimento. Chiuderà il podcast la quinta puntata con Bibop Gresta che racconterà il progetto di “un aereo senza ali né coda”, capace di viaggiare in levitazione magnetica a circa 1.300 Km/h.

Le novità accademiche. Una delle novità del prossimo anno accademico 2024-25 del Poliba sarà un Corso di Laurea interateneo in “Ingegneria della creatività Digitale”, in convenzione con l’Università della Basilicata, per preparare i futuri laureati a lavorare in settori come il design di prodotto digitale, lo sviluppo di contenuti multimediali, l’animazione, la produzione video e l’arte digitale. Mentre per l’anno accademico 2025/2026 è in preparazione un Corso di Laurea in “Scienze dell’Architettura per il Patrimonio” in convenzione con Università di Valona (Albania): un corso internazionale con rilascio del joint degree.

La piattaforma MOOC. Con i Patti territoriali dell’alta formazione per le imprese, il Politecnico di Bari sta inoltre attivando una piattaforma MOOC (Massive Open Online Course) per la didattica digitale blended (che integra l’insegnamento in presenza con quello a distanza); un nuovo laboratorio di fabbricazione digitale con tecnologie additive, aperto a giovani professionisti e startupper; uno di disegno e documentazione digitale per l’ingegneria; un programma di creazione di impresa basato sul concetto del venture building (avvio di una startup partendo da zero), percorsi di formazione sui temi dell’equità e dell’inclusione e gli innovativi Living-lab: laboratori aperti ai cittadini, aziende, associazioni e istituzioni, in ambiti come la pianificazione urbana, lo sviluppo tecnologico, la sostenibilità e l’innovazione. A ciò si uniranno un corso di laurea magistrale in Mobilità Sostenibile, un master in Ingegneria ferroviaria e sugli autoveicoli sostenibili, e uno short master sulla pianificazione delle città.

Per il post-laurea saranno proposti diciotto short master (100 ore, 4 CFU) erogati prevalentemente in formula week-end sia in presenza sia in modalità teledidattica e cinque Master universitari di I e II livello caratterizzati da un impegno di durata annuale (1500 ore, 600CFU).

Il Rettore Francesco Cupertino. «In un mondo che cambia rapidamente, noi per primi cambiamo a vantaggio dei nostri studenti. I social, in sé stessi, non servono ad aumentare la qualità del nostro lavoro, ma se li utilizziamo in modo appropriato rappresentano uno strumento in più, e molto efficace, per centrare obiettivi importanti. Abbiamo la necessità di raggiungere un pubblico più vasto, per provare a suscitare interesse verso le materie di area STEM anche nei ragazzi che hanno fatto studi umanistici. Il cambiamento in atto richiede una grande quantità di nuove tecnologie e professionalità, che avranno la caratteristica principale della contaminazione tra ambiti diversi del sapere e del saper fare. Oggi le materie tecnico scientifiche si integrano con quelle umanistiche per dare ai giovani concrete opportunità di inserirsi presto e bene nel mercato del lavoro. Il Politecnico di Bari, dicono le statistiche di Almalaurea, è l’ateneo con il più alto tasso di occupazione dei laureati e, se possibile, aumentare questo primato per i prossimi anni».