E’ stato siglato oggi tra Uniba e Regione Puglia il Protocollo di Intesa per la costruzione di una Rete Regionale per l’Apprendimento Permanente (RETAP).
La Regione Puglia e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro collaboreranno alla costruzione di un sistema integrato per l’apprendimento permanente attraverso lo sviluppo dei servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze con particolare attenzione alla riqualificazione e certificazione delle competenze acquisite dalle persone migranti e la promozione di azioni congiunte per l’aggiornamento la qualificazione e riqualificazione della popolazione adulta al fine di:
• valorizzare competenze (hard e soft skills) acquisite in ogni contesto di apprendimento, formale, non formale, informale;
• “spendere” le proprie competenze, attraverso l’uso di documenti condivisi e riconoscibili, nei passaggi tra i diversi ambiti dell’apprendimento permanente (istruzione-formazione-lavoro) anche in termini di micro-credenziali, per accedere e ri-accedere a mondo del lavoro e migliorare le proprie condizioni lavorative e di vita;
• accrescere le proprie competenze attraverso l’accesso a percorsi formativi personalizzati anche ai fini della riqualificazione, specializzazione e aggiornamento.
“Una piattaforma permanente vuol dire dare ai migranti la possibilità di inserirsi totalmente nella comunità locale, riconoscere elementi importanti anche acquisiti nel tempo. Rimettere l’uomo al centro, e poi anche le loro competenze e conoscenze, tra cui quelle informali”, dichiara l’assessore alla Formazione e Lavoro, Politiche per il lavoro, Diritto allo studio, Scuola, Università, Formazione Professionale Sebastiano Leo. “Per noi questo protocollo d’intesa che si firma con l’Università è fondamentale. Con questo protocollo continuiamo a puntare sulle competenze e le conoscenze per poter dare a tutte e tutti gli strumenti per inserirsi nel mondo del lavoro e restarci. Ma cerchiamo anche di dare un riconoscimento che vada al di là dei confini nazionali, riallacciandoci a uno degli obiettivi dell’anno europeo delle competenze che è proprio questo che stiamo vivendo, quello di attivare azioni per favorire un più agevole riconoscimento delle qualifiche, comprese quelle rilasciate al di fuori dell’UE e attivare un sistema che consenta di colmare il mis match tra domanda e offerta di lavoro. Cerchiamo di rendere i giovani protagonisti del loro futuro. Oggi, ancora una volta affrontiamo una sfida importante: allarghiamo i confini fisici e teorici delle nostre possibilità, facciamo entrare nel nostro mondo nuove menti.”
Ha parlato di sinergia il rettore Stefano Bronzini che ha dichiarato: “Si consolida la sinergia tra Università e Regione Puglia per rafforzare quel tessuto di accoglienza che ha permesso già a tanti studenti internazionali di poter intraprendere con successo la carriera universitaria. Adesso bisogna individuare percorsi per rendere definitivo l’accesso e per rimanere in un percorso formativo permanente. Con quest’ultima parola il mondo deve fare i conti: abbiamo bisogno di una formazione che sia permanente e che dia possibilità di inserimento a un numero sempre più alto di persone.”
“Dobbiamo investire molto di più nella formazione e nello sviluppo delle competenze”, ha sottolineato Monica Calzetta, dirigente alla Formazione della Regione Puglia, “per consentire alle persone di valorizzare competenze hard e soft skills acquisite in ogni contesto di apprendimento formale non formale e informale con particolare riferimento al target dei rifugiati politici o titolari di protezione internazionale degli operatori del servizio civile dei giovani coinvolti in politiche di attivazione, dei social e degli youth workers.”
Questo protocollo ha tra le altre alcune importanti novità dando la possibilità di spendere le proprie competenze attraverso l’uso di documenti condivisi e riconoscibili nei passaggi tra i diversi ambiti dell’apprendimento permanente, istruzione, formazione, lavoro anche in termini di micro credenziali per accedere e ri-accedere al mondo del lavoro e migliorare le proprie condizioni lavorative di vita.
Il protocollo consentirà a Regione Puglia e Università di Bari di continuare una stretta collaborazione per la costruzione di un sistema integrato per l’apprendimento permanente attraverso lo sviluppo dei servizi di individuazione validazione certificazione delle competenze e la promozione di azioni congiunte per l’aggiornamento, la qualificazione e riqualificazione della popolazione adulta. Regione Puglia e Uniba collaboreranno per la costruzione di un sistema regionale di validazione certificazione delle competenze che assicuri: la qualità dei servizi erogati, la certezza delle procedure, la professionalità delle risorse impegnate e la definizione di rigorosi strumenti metodologici.
Sarà anche garantita la formazione degli operatori dei servizi per l’apprendimento permanente in collaborazione con le reti istituzionali nazionali (p.e. RUIAP – Rete delle Università Italiane per l’Apprendimento permanente) ed europee (come tra le altre: Eucen, Cedefop).
Sarà costruito un repertorio regionale delle soft skills, sarà costruita una metodologia di riconoscimento di crediti tra percorsi formativi e percorsi universitari anche in termini di micro credenziali e anche ai fini del placement degli studenti tradizionali e non tradizionali. Le assolute novità riguardano: la valutazione preventiva dei titoli formali di accesso al sistema della formazione e dell’istruzione terziaria da parte di persone con background migratorio ed estero, rifugiati, migranti, richiedenti asilo; la promozione di una offerta formativa di livello specialistico che possa confluire nel “Catalogo regionale dell’Offerta formativa” (C.O.F. adottato con Atto del Dirigente Sezione Formazione n. 1299 del 5 settembre 2022); la Costruzione di partenariati regionali, nazionali ed europei per la promozione, la diffusione e l’innovazione della cultura delle competenze (es. patti territoriali, accordi interregionali, patti europei per le competenze). L’Università di Bari, attraverso il CAP Uniba svolge dal 2016 ad oggi le sue attività perseguendo obiettivi articolati sui diversi livelli dell’ Apprendimento Permanente, quali il riconoscimento, la messa in trasparenza, e più in valutazione delle credenziali educative formali, non formali e informali quali i titoli di studio, le qualifiche professionali, le soft skills e le competenze trasversali e con particolare riferimento a coloro che non possono produrre evidenze documentali pregresse (p.e. migranti, rifugiati, youth e social workers).
La prof.ssa Fausta Scardigno, responsabile della Linea di Azione di Ateneo per le iniziative a sostegno dei rifugiati e presidente del Centro di Servizio di Ateneo per l’Apprendimento Permanente (CAP Uniba) ha voluto ricordare che: “Nell’anno europeo delle competenze il CAP Uniba rinnova con il Protocollo siglato oggi la consolidata collaborazione con la Regione Puglia per i servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze mettendo sempre al centro la persona con background migratorio cui abbiamo il dovere istituzionale di rispondere in modo sinergico alla domanda di istruzione e di Apprendimento permanente. Oggi inizia una nuova fase che ci porterà a rendere l’Apprendimento, e la Formazione Permanente, come ha detto il rettore Bronzini, un diritto ancora più esigibile, per tutti e non solo per pochi.”