Si terrà domani, giovedì 18 maggio, alle ore 20, alla Cittadella della Cultura di Bari (via P. Oreste), sede dell’Archivio di Stato di Bari e della Biblioteca Nazionale, il cantiere-evento “Voci, suoni, immagini”, organizzato dal Segretariato regionale del Ministero della Cultura per la Puglia e dalla Fondazione Gianfranco Dioguardi con il Comune di Bari, l’ANCE Puglia, Formedil-Bari e l’impresa Edilres Srl esecutrice dei lavori di restauro.
Per l’occasione il cantiere per l’ampliamento dell’Archivio di Stato di Bar si trasformerà in un teatro all’aperto offrendo uno spettacolo aperto a cittadini e turisti: in programma un’inedita elaborazione elettronica del “Gloria RV 589” di Antonio Vivaldi con il compositore Mattia Vlad Morleo e trenta elementi del Coro dell’associazione Harmonia diretto dal M° Sergio Lella e con l’accompagnamento pianistico del M° Barbara Rinero.
“Il cantiere-evento è un’iniziativa che trasforma un limite apparente, rappresentato da un cantiere, in un’opportunità per conoscere la storia degli edifici oggetto dell’intervento, che per l’occasione si trasformano in palcoscenico – commenta l’assessora alle Culture Ines Pierucci -. Avviato sin dal BiArch con l’assessorato alle Culture e l’anno scorso in occasione del Bif&St con il coreutico del Cirillo, il cantiere-evento questa volta valorizza la Cittadella della Cultura, importante complesso monumentale in corso di restauro, grazie al talento musicale del Coro Harmonia e di Mattia Vlad Morleo.
Ringrazio il segretario del Ministero Maria Piccarreta per la disponibilità e la condivisione del progetto, la Soprintendente ABAP della Città Metropolitana Giovanna Cacudi, il presidente ANCE Bari Bat Nicola Bonerba e, ovviamente, la Fondazione Dioguardi e Francesco Maggiore per questa nuova opportunità di contaminazione tra cultura e architettura offerta alla città .
Il cantiere – evento, che vede la direzione scientifica e culturale di Gianfranco Dioguardi, la direzione artistica di Francesco Maggiore e il coordinamento di Adriano Giovanni Calvani, vuole essere un’opportunità per promuovere la conoscenza di un patrimonio ancora troppo poco conosciuto e per generare azioni culturali finalizzate al coinvolgimento dei cittadini, ai quali viene offerta la possibilità di fruire di un luogo altrimenti interdetto. Così, anche un cantiere può trasformarsi in uno strumento di comunicazione e di informazione al servizio della collettività.