16 anni di carriera ripercorse in 35 canzoni e concentrate in 2 ore di spettacolo, è stato questo il concerto presentato ieri sera dalla pop star Laura Pausini, nel Fossato del Castello a Barletta.
Tanti i fan, composti da giovani ma anche da intere famiglie con pargoli a seguito, l’hanno attesa gridando il suo nome e agitando le braccia.
Così lei si è presentata con la canzone perfetta per aprire il concerto, cantando “Mille braccia”, come un simbolico abbraccio a tutti i presenti e al termine del brano annuncia che questo concerto è dedicato a Grazia (?).
Prosegue senza sosta e si muove andando avanti e indietro sul mega palco (24 metri per 12 metri) , raccoglie peluche e non si sottrae ad avvolgersi in un telo da mare lanciato da un suo fan, anche se all’aperto c’erano circa 30 gradi.
Prosegue con “Spaccacuore”, “Prima che esci”, “Destinazione Paradiso”, “Bellissimo così”, “Emergenza d’amore”, “La geografia del mio cammino”, “Primavera in anticipo”per arrivare alle canzoni meno recenti ma ancora scolpite nei nostri cuori come “La solitudine”.
photo Egidio Magnani
Ed è proprio a questa canzone che deve il suo successo, quando vinse il Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte e ancora oggi ringrazia il suo pubblico che quella della sera del 1993, ha deciso di cambiarle la vita.
Poi come ormai suo piglio, da vera emiliana, che non ha peli sulla lingua, dice : “Voglio vedere in faccia il promoter della regione Puglia, perché non è giusto che da quando sono diventata famosa questa è la prima volta che io vengo a cantare in questa bellissima terra. Non ho bisogno di grandi spazi o di stadi per cantare, lo faccio anche nelle piazze”.
Una bella lezione morale e di umiltà, quella di Laura, che non si è per niente montata la testa, anche se il suo nome è conosciuto a livello mondiale.
Ed è proprio questa sua caratteristica, nonché la sua voce pulita e i testi delle sue canzoni che avvicinano sempre più Laura e il suo pubblico, perché la sentano ogni giorno più vicina a loro o meglio ancora una di loro.
Ad accompagnare Laura sul palco un cast tutto italiano (finalmente), composto da una band di otto elementi: alle chitarre Paolo Carta, a cui è affidata anche la direzione musicale, e Gabriele Fersini, Emiliano e Matteo Bassi, rispettivamente alla batteria e al basso, Bruno Zucchetti alle tastiere, mentre la seconda linea voci è formata dai back vocalist Roberta Granà, Emanuela Cortesi e Gianluigi Fazio.
Piccolo appunto (si fa per dire) all’organizzazione del Comune di Barletta : non si può ospitare un concerto ammassando gente che paga un biglietto (non importa quanto) per stare in piedi ore ed ore, su un terrapieno che assomigliava ad una discarica abusiva, e che non permetteva neppure la possibilità di sedersi per terra.
Meglio hanno fatto coloro che non hanno pagato ma che hanno goduto lo spettacolo, ascoltandolo, fuori dalle mura del Castello, seduti comodamente su sdraio e sedie pieghevoli portati da casa.
Anna De Marzo
photo Egidio Magnani