Hdl vince di misura (71-69) dopo una partita di enorme sofferenza
Sofferenza, passione, lacrime. Più di una partita, più che semplice pallacanestro. Nei 40 minuti del match più delicato della stagione, contro Umana San Giobbe Chiusi, scorrono negli occhi dei 1500 del Pala San Giuseppe pezzi di storia granata, ricordi, echi di vittorie e spettri di sconfitte. Il Toro, anche nell’ultima recita, ripropone il copione dell’anno. A tratti incontenibile, a tratti inesistente, Hdl sale di nuovo sulle montagne russe, spreca due vantaggi molto larghi e, nonostante un ultimo quarto orribile (5-17), porta a casa la partita e i due punti più importanti. I toscani sono lontani adesso 4 punti, la categoria è salva, i tifosi granata possono gioire.
La scalata alla A2 la cominciano Parravicini, Baldasso, La Torre, Stewart jr. e Iannuzzi. Primi due temi del match: il duello nel pitturato tutto muscoli e coltello tra i denti tra Iannuzzi e Bozzetto (con quest’ultimo subito con due falli a carico) e le mani calde di Stefanini (con due triple che di fatto aprono la contesa). Partita durissima, i minuti iniziali confermano tutte le premesse. Entra Smith per La Torre. Baldasso ne infila due e annulla il primo vantaggio toscano (9-9). Il Toro lentamente esce dal guscio, sciogliendo tutta la tensione delle prime battute. Entrano anche Ferrara per Iannuzzi e Ceparano per Baldasso. Stewart jr. fa centro dalla distanza, poi fa il bis poco dopo e Hdl sigla il 18-11. Bassi chiama il time out. Nel frattempo Ceparano si è catapultato nel match con tutta l’energia disponibile, la sua tripla vale il 21-11 di fine primo quarto.
San Giobbe cerca di invertire la china andando a segno con Visintin due volte in contropiede e con Tilghman dall’angolo, solita pausa granata e piccolo tesoretto sprecato (23-19). Dopo un altro canestro di un indemoniato Tilghman si sblocca Smith, ma Chiusi si è rimessa in carreggiata. L’ennesimo contropiede ospite riporta l’equilibrio sul parquet (25-25), prima di un appoggio comodo di Iannuzzi. Si gioca punto a punto, ma Nardò è tesa. Il caldo, la posta in palio, gli occhi e il cuore di 1500 tifosi commoventi, pesano sulla mente e sulle gambe degli uomini di Dalmonte. Tilghman segna ancora, stavolta gli risponde puntuale Parravicini con una doppia bomba che infiamma il Pala San Giuseppe. A Stefanini invece replica Stewart jr., altra tripla dell’uomo di Philadelphia. Il secondo quarto, però, lo chiude Tilghman, di gran lunga il migliore dei suoi. Si va al riposo sul 41-39.
Pronti, via, segnano Iannuzzi e La Torre. Poi capolavoro di Parravicini, che taglia la difesa di San Giobbe e deposita nel retino. Segnano ancora Parravicini e Stewart jr., la ripartenza granata è molto incoraggiante. Il parziale è notevole (11-2). Nardò lievita in attacco e in difesa (56-43) facendo momentaneamente deragliare i senesi. Non c’è tempo per pensare, tanto meno per tirare il fiato. Chiusi difende a tutto campo, Smith prende il posto di La Torre, Nikolic quello di Baldasso. Chicca a stelle e strisce a 180 secondi dalla fine del terzo quarto, alley oop con assist di Smith e canestro di Stewart jr., massimo vantaggio Hdl (61-49). Bassi con il problema falli (4 a testa) dei lunghi Bozzetto e Possamai. Parravicini ha il mirino pulitissimo per il 66-50, la terza frazione va in archivio 66-52.
L’avvio di quarto tempo non è dei migliori per il Toro, che spreca due possessi. Chiusi ringrazia e mette in cassaforte il parziale di 5-0. Dopo il time out segna anche Gaddefors, Nardò ancora una volta spegne l’interruttore e riporta gli avversari nel match (66-59). Tilghman gela il palazzetto leccese con un’altra tripla, la palla in penetrazione di Smith circumnaviga il ferro ed esce, brutti segnali. È Iannuzzi finalmente a rompere il ghiaccio (68-65), ma Nardò va a strappi e non basta. È il cuore del tifo granata a spingere i ragazzi di Dalmonte, ormai sulle gambe. Anche Chiusi sbaglia due appoggi comodissimi, la stanchezza è la padrona del match in questa fase. Gaddefors fallisce due liberi, Stewart jr. solo uno. Stefanini infila la tripla della vita a 88 secondi dalla fine e fa 69-69. Tutto da rifare. Nardò fallisce l’attacco, Chiusi pure, Smith va in lunetta e fa Smith (2/2). Time out a 34 secondi dalla sirena. Al rientro Tilghman serve all’indietro un compagno che non c’è, la palla torna tra le mani di Nardò che però non chiude la contesa (tiro dal perimetro fallito da Smith). Questo gioco è atroce, Tilghman, dopo aver fatto fuoco e fiamme per 39 minuti, regala incredibilmente un’altra palla a Parravicini, la sua corsa liberatoria verso le metà campo avversaria fa scorrere il cronometro e accompagna Hdl in serie A2.
Finisce 71-69, è l’ora della festa.