35 anni, vanta una quinquennale esperienza con la Nuova Matteotti Corato: «Il lavoro sarà impegnativo, durerà sei settimane»
Il processo di formazione della nuova Pavimaro Molfetta, in vista del campionato di serie C unica, si compone di un nuovo tassello con l’arrivo, in qualità di preparatrice atletica, di Gabriella Iris Musto. 35 anni, di Corato, la neo biancorossa può vantare una quinquennale esperienza con la Nuova Matteotti Corato: dallo scorso gennaio, poi, ha iniziato a collaborare con la Federazione Italiana Pallacanestro. «Quest’anno – racconta – mi è stata data l’opportunità di cambiare e ho deciso di farlo scegliendo una realtà cestistica nuova che ho sempre ammirato “da lontano”: è una società che cerca di crescere e di raggiungere, sempre con impegno e squadre competitive, gli obiettivi prefissati. Quando sono stata contattata dal direttore sportivo Rosario Saracino ho valutato fin da subito di accettare questa collaborazione e dopo aver incontrato il presidente Nicola Solimini, considerando il progetto, lo staff e il roster con il quale avrei collaborato, ho accettato l’incarico». I molfettesi inizieranno a sudare a partire dal 31 agosto: «Con lo staff abbiamo programmato la parte iniziale di screening con i test e le valutazioni antropometriche oltre che l’inizio del lavoro tecnico da impostare con i ragazzi sul campo. Sarà impegnativa – prosegue Musto -, ma sono certa che utilizzeremo al meglio queste sei settimane per crescere fisicamente e tatticamente» sotto le direttive del tecnico Giovanni Gesmundo. «Uno dei motivi per cui ho accettato l’incarico è proprio la figura del coach – prosegue Musto -, una persona che stimo molto dal punto di vista professionale e umano, una persona capace di saper trasmettere il “basket” e far crescere i giocatori. È importante anche per i preparatori collaborare con persone come lui e questo sarà motivo di crescita professionale anche per me. Ho avuto la fortuna di conoscere e lavorare con coach Camporeale, nel tempo ha dimostrato di saper fare bene e di essere un “secondo” capace di supportare la squadra e il coach. Molfetta, a livello sportivo, è una grandissima realtà, non solo per il basket – conclude Musto -. Promuove lo sport, propone costantemente molte iniziative ed è una città che ha reso lo sport inclusivo: sono contenta di essere parte integrante di questa realtà».