Bologna – Arte Fiera 2024: Luisa Lambri, Alberto Garutti, Premio ANGAMC a Lia Rumma – 2/4 febbraio

  Luisa Lambri, Untitled (Santa Maria Assunta, #4), 2023. Pigment Print, cm 66,5 x 49,9. ©️ Luisa Lambri. Courtesy Thomas Dane Gallery Opus Novum#6 – Luisa Lambri, L’Esprit Nouveau A cura di Simone Menegoi   Dal 2019 Arte Fiera commissiona ogni anno a un artista italiano affermato un’opera inedita. “Opus Novum” – questo il nome della serie di commissioni – ha visto cimentarsi fino ad ora Flavio Favelli (2019), Eva Marisaldi (2020), Stefano Arienti (2021), Liliana Moro (2022), Alberto Garutti (2023). La commissione del 2024 è stata affidata a Luisa Lambri (Como, 1969), una delle artiste italiane che lavorano con il linguaggio fotografico più apprezzate a livello internazionale. Per l’occasione, Lambri ha preso in esame due architetture bolognesi degli anni Settanta: la chiesa di Santa Maria Assunta a Riola di Vergato (BO), l’unica opera permanente di Alvar Aalto in Italia, terminata nel 1978, e il Padiglione de L’Esprit Nouveau, copia filologicamente accurata di un’architettura effimera di Le Corbusier degli anni ’20, costruita nel 1977 all’ingresso del quartiere fieristico. Dal primo edificio, la chiesa di Aalto, l’artista ha ricavato alcuni scatti inediti; dal secondo, il Padiglione de L’Esprit Nouveau, le suggestioni per selezionare dal suo archivio immagini di periodi diversi (e, con una sola eccezione, ugualmente inedite) che, insieme alle fotografie realizzate per l’occasione, comporranno una mostra nel Padiglione intitolata appunto L’Esprit Nouveau.  La mostra inaugura il primo febbraio e prosegue fino al 3 marzo.
  Alberto Garutti, Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora / Every step I have taken in my life has led me here, now, 2011. Stazione di Cadorna, Milano. Foto ©️ Studio Alberto Garutti. Courtesy Studio Alberto Garutti. Opus Novum#5 – Alberto Garutti, Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora   Oltre alla nuova commissione Opus Novum, affidata a Luisa Lambri, nel contesto di Arte Fiera 2024 verrà svelata la seconda e ultima parte della commissione affidata ad Alberto Garutti. Scomparso pochi mesi dopo aver completato la prima parte – Cosa succede nelle stanze quando le persone se ne vanno?, la grande installazione di mobili fosforescenti nei padiglioni di Arte Fiera – Garutti ha lasciato le indicazioni necessarie a realizzare la seconda. L’opera consiste in una lastra di pietra sulla quale è incisa l’iscrizione: “Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora” collocata in forma permanente all’ingresso di Piazza Costituzione del quartiere fieristico di Bologna. Si tratta dell’ultima versione di un’opera che, realizzata in pietre e lingue diverse, è installata in vari luoghi del mondo – Siena, Anversa, Lugano, Kaunas in Lituania; l’Aeroporto di Milano-Malpensa, la stazione di Milano-Cadorna e piazza Santa Maria Novella a Firenze – e si rivolge a chi, soffermandosi, leggerà il breve testo sulla pavimentazione. Il lavoro esplora la fitta rete di relazioni che ogni persona attiva con la propria esistenza, svelando all’improvviso allo spettatore la complessità del suo vissuto e sottolineando il valore dell’energia cinetica e potenziale racchiusa nella vita di ciascuno di noi.
  Ritratto di Lia Rumma, 1972. Photo credit Mimmo Jodice. Courtesy Archivio Lia Rumma Il Premio ANGAMC alla Carriera va alla gallerista Lia Rumma   Il Consiglio direttivo dell’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea attribuisce il Premio ANGAMC 2023 alla carriera a Lia Rumma, fondatrice dell’omonima galleria d’arte con sedi a Napoli e Milano. La premiazione si terrà venerdì 2 febbraio 2024, alle ore 18.45, nell’Area Talk di Arte Fiera Bologna, nell’ambito di una cerimonia aperta ai galleristi e a tutti i visitatori della manifestazione. Il Premio ANGAMC, giunto nel 2023 alla sesta edizione, è l’unico riconoscimento italiano che valorizza la storia e la carriera di un gallerista distintosi nel panorama nazionale e internazionale per meriti umani e professionali. Come si legge nella motivazione ufficiale, Lia Rumma viene premiata «per il suo appassionato e costante lavoro di ricerca, sperimentazione e promozione degli artisti e dell’arte contemporanea e per la qualità della proposta espositiva che, in oltre cinquant’anni di attività e straordinario impegno, hanno confermato l’importanza del ruolo del gallerista nel diffondere la cultura dell’arte nel mondo».