L’idea del concerto condivisa a New York dai Maestri Carusi e Miceli
Sarà il Nuovo Teatro Verdi di Brindisi a ospitare nel 2024 uno dei concerti da solista del vincitore del concorso internazionale di violino “Premio Paganini”, giunto alla LVII edizione, insieme alle più importanti istituzioni culturali del mondo tra teatri, orchestre, accademie e festival, autentici “templi” della musica come il Teatro alla Scala di Milano, il Regio di Torino, il San Carlo di Napoli, l’Opera di Riga, la Dortmund Philharmonic Orchestra e la Nordwestdeutsche Philharmonie. «Ho incontrato a New York il maestro Nazzareno Carusi, direttore artistico del Premio – ha raccontato il presidente della Fondazione Nuovo Teatro Verdi, Stefano Miceli – e con lui ho condiviso l’idea di destinare a Brindisi uno dei concerti-premio dell’edizione 2023». La manifestazione, con periodicità biennale, è organizzata dal Comune di Genova e la fase eliminatoria del concorso è in programma nello stesso capoluogo ligure, al Teatro Carlo Felice, dal 16 al 27 ottobre. La giuria internazionale, formata da sette componenti e presieduta da Salvatore Accardo, è composta da violinisti e musicisti di chiara fama internazionale come Gyorgy Pauk, Gérard Poulet, il salentino Massimo Quarta e Bin Huang. Al vincitore del Premio sarà offerta l’opportunità di suonare il “Cannone”, il celebre violino di Paganini realizzato nel 1743 dal liutaio Giuseppe Guarneri “del Gesù” che il “violinista del diavolo” donò alla città di Genova, compatibilmente con le esigenze di tutela e di conservazione dello strumento.
Il “Premio Paganini” è stato istituito nel 1954 con il fine di realizzare una competizione violinistica a livello internazionale che permettesse di scoprire nuovi giovani talenti: da quel momento si è rapidamente affermato come uno dei più importanti concorsi di violino al mondo. Membro fondatore della Federazione Mondiale di Musica Internazionale di Ginevra dal 1957, il Premio, fin dalla sua fondazione, è stato assegnato ad artisti celebri come Salvatore Accardo, Gidon Kremer, Ilya Grubert e, più di recente, Massimo Quarta, Giovanni Angeleri, Leonidas Kavakos, Ilya Gringolts e Sayaka Shoji, agendo come trampolino di lancio per le loro future carriere artistiche. Il concorso si ispira idealmente al principio del “rinnovare conservando” che da un lato mantiene integro il primato dell’eccellenza artistica, dall’altro ne innova strumenti, modalità e linguaggi al fine di coinvolgere il più ampio pubblico, specie giovanile. Per l’edizione del 2023 è stato presentato anche il francobollo celebrativo a cura del Ministero dello Sviluppo Economico, con Poste Italiane e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
«Il Premio Paganini deve arrivare al mondo – ha detto il direttore artistico Nazzareno Carusi – e avere l’Italia stretta al suo fianco. Così, ho proposto ai responsabili dei teatri e delle istituzioni musicali nazionali di unirsi a noi in una sorta di catena musicale, offrendo un concerto a chi vincerà il Premio del 2023. Tra questi c’è il Verdi della bellissima Brindisi, una scelta cui si è giunti grazie al felice incontro con l’amico Stefano Miceli che ringrazio di cuore. Ad oggi, sono più di quaranta istituzioni, oltre alle partecipazioni straniere. La catena si apre col nome italiano e universale della Scala, che per la prima volta concede un invito nella sua stagione al vincitore di un concorso. La presenza dei nostri teatri sottolinea l’appartenenza all’Italia e l’apertura al mondo che il Premio Paganini vuole e, con la sua storia settantennale, può esprimere».
Sono 117 le domande presentate e 111 i giovani violinisti, tra 16 e 30 anni, designati a partecipare alle preselezioni, sei dei quali finalisti di concorsi internazionali membri della World Federation of International Music Competitions (Seoul, Zhuhai, Odessa, “Michael Hill” e “Henryk Wieniawski”) che accederanno di diritto alla fase eliminatoria del Premio. La partecipazione vede una lieve prevalenza femminile con 60 ragazze a fronte di 51 ragazzi, mentre rimane marcata la vocazione internazionale del concorso: 71 i concorrenti provenienti dall’Asia, 29 dall’Europa, tra cui quattro italiani e undici dal continente americano. Il più giovane musicista è un ragazzo ucraino di 16 anni.
Il Premio è annoverato fra le più importanti competizioni violinistiche mondiali e rappresenta un omaggio della città di Genova al violinista che vi ebbe i natali il 27 ottobre 1782. Il vincitore del concorso arriverà a Brindisi con l’aura del predestinato. «È motivo di orgoglio – ha continuato il presidente Stefano Miceli – poter ospitare uno dei concerti del tour del Premio Paganini, al fianco dei più prestigiosi palcoscenici del mondo, tra i quali la Scala di Milano. Ma lo è anche per il talento del vincitore o della vincitrice del concorso violinistico, indirizzato verso un percorso artistico di alto profilo. Sarà un’occasione speciale per la nostra Orchestra, una serata memorabile, lo sarà anche per il Teatro di cui vorremmo allargare sempre di più gli orizzonti. Con uno dei concerti-premio del concorso, Brindisi entra a far parte di un sistema musicale di eccellenza. L’adesione così partecipata e di pregio fa del Paganini il premio musicale d’Italia».