Buongiorno (Uila Puglia): “Caporalato? Valorizzare gli Enti Bilaterali Agricoli per agevolare l’incontro trasparente tra domanda e offerta di lavoro. Avviare una collaborazione con ARPAL”

“Per contrastare il caporalato la soluzione esiste: togliere al caporale l’intermediazione della manodopera e l’organizzazione del sistema dei trasporti dei lavoratori. Abbiamo a disposizione gli Enti Bilaterali Agricoli Territoriali (composti pariteticamente dalle associazioni Sindacali e Datoriali) che possono divenire il luogo ove poter incrociare la domanda e l’offerta di lavoro del settore, in sinergia con l’Agenzia Regionale Politiche del Lavoro ARPAL”. 

Così il Segretario Generale Uila Puglia, Pietro Buongiorno alla vigilia dello sciopero nazionale indetto a Roma dai sindacati agricoli, cui parteciperà una delegazione, in rappresentanza della UILA Puglia. “In questi giorni la morte di un bracciante a Latina sta ponendo sotto l’occhio di bue un problema atavico del lavoro agricolo. Al Governo le Segreterie Nazionali hanno avanzato proposte concrete e, soprattutto, percorribili sin da subito. Sono diversi i piani su cui intervenire per eliminare alla radice la piaga dello sfruttamento, che lede anche l’immagine delle tante imprese oneste che rispettano leggi e contratti. Bisogna ripartire dalla necessità di salvaguardare il settore, perché nella lotta al caporalato non ci possono essere divisioni, ma solo la volontà comune di non macchiare l’immagine dei nostri prodotti e il lavoro di migliaia di braccianti impegnati per far divenire le nostre produzioni delle eccellenze riconosciute in tutto il mondo. I dati dell’Ispettorato del Lavoro segnalano che in Puglia gli accertamenti hanno coinvolto 3.259 cui si riferiscono violazioni accertate per caporalato (1.020), lavoro nero (591) e condizioni di salute e sicurezza non rispettate (663). Nei prossimi giorni – continua Buongiorno- ci faremo promotori nell’avviare un percorso all’interno  degli enti Bilaterali, chiedendo alla Regionale Puglia, e all’ARPAL in particolare, un incontro affinché l’esempio virtuoso della Regione Veneto possa essere replicato in Puglia per l’incontro trasparente e regolare tra domanda e offerta di lavoro”.