Caduceo d’Oro 2024: Innovazione e tecnologie al servizio della sanità pubblica

Si è conclusa ieri la XVIII edizione del Caduceo d’Oro, l’evento annuale organizzato dall’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti di Bari e BAT, che quest’anno ha avuto come tema centrale il ruolo delle innovazioni tecnologiche nella sanità, con un focus su Intelligenza Artificiale, Telemedicina e Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE). L’evento ha messo in evidenza le opportunità offerte dalle nuove tecnologie per migliorare l’accesso alle cure, ridurre le disuguaglianze territoriali e modernizzare il Servizio Sanitario Nazionale.

L’evento, presentato da Donatella Azzone, ha visto la partecipazione di illustri personalità del panorama sanitario e istituzionale, tra cui il Ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha tenuto la prolusione inaugurale ed è stato insignito, assieme al Direttore di AGENAS Domenico Mantoan, del Caduceo d’Oro 2024 per l’impegno profuso nel miglioramento del Sistema Sanitario Nazionale. I lavori si sono conclusi con l’intervento del Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, dedicato all’innovazione digitale come fattore di progresso per la sanità pubblica. Alla tavola rotonda, moderata dal giornalista Andrea Pancani, sul tema: “Le nuove frontiere della tecnologia a supporto della Sanità”, hanno preso parte oltre al Ministro Schillaci ed il Direttore Mantoan anche Marco Marsella (Direttore “Digital, EU4Health and Health System Modernisation” at the European Commission’s Directorate General for Health and Food Safety) Michele Emiliano (Presidente Regione Puglia), Andrea Mandelli (Presidente FOFI), Marco Cossolo (Presidente Federfarma Nazionale), Arturo Cavaliere (Presidente Sifo) ed il presidente dell’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti di Bari e Bat Luigi D’Ambrosio Lettieri

Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha sottolineato il ruolo strategico delle tecnologie digitali per affrontare le disuguaglianze e migliorare l’efficienza del sistema. “Le nuove tecnologie e l’innovazione sono fondamentali per aiutare il Sistema Sanitario Nazionale. Credo – ha detto il ministro Schillaci – che l’innovazione serva soprattutto per migliorare l’accesso alle cure e far sì che le troppe disuguaglianze territoriali che ancora esistono nel nostro Paese vengano superate. Quando penso alle tecnologie, mi riferisco alla telemedicina, all’intelligenza artificiale e al Fascicolo Sanitario Elettronico, settori a cui stiamo dedicando molte risorse del PNRR, strumenti che permetteranno di avere una sanità pubblica più efficace, moderna e vicina ai cittadini, soprattutto a coloro che vivono in aree difficili.” Il Ministro ha poi posto l’accento su due aspetti centrali del PNRR per la sanità:“Il primo è il potenziamento della medicina territoriale, fondamentale per offrire cure più accessibili, decongestionare i pronto soccorso e migliorare la qualità della presa in carico dei pazienti. Durante la pandemia, abbiamo visto l’efficienza degli operatori sanitari, ma anche le difficoltà dovute alla carenza di strutture sul territorio. Un problema che deve essere affrontato con decisione. Il secondo aspetto è legato alla digitalizzazione: telemedicina e intelligenza artificiale sono strumenti che rappresentano una vera svolta per il Servizio Sanitario Nazionale.” Riguardo alle disparità territoriali, il Ministro ha chiarito: “Non credo che il Sud sarà penalizzato: anzi, c’è un impegno preciso per valorizzarlo e garantire che nessuno venga lasciato indietro. La nostra attenzione è rivolta a creare un sistema equo e moderno per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro collocazione geografica.”

Durante l’evento Domenico Mantoan, Direttore Generale di Agenas, ha condiviso lo stato di avanzamento dei processi di digitalizzazione sanitaria in Italia e i benefici che ne deriveranno: “Stiamo facendo un grande investimento e credo che l’Italia sia tra i Paesi più avanzati in Europa in questo ambito. La rivoluzione digitale che stiamo portando avanti cambierà il paradigma della cura, integrando i dati sanitari di 60 milioni di italiani nel Fascicolo Sanitario Elettronico. Un sistema che non solo migliorerà l’assistenza ai pazienti, ma rappresenterà una risorsa preziosa per la ricerca e la programmazione sanitaria. Basti pensare a quanto avrebbero potuto aiutarci questi dati nel settembre 2019 per individuare in anticipo i segnali della pandemia di Covid-19.” Mantoan ha, inoltre, evidenziato il ruolo cruciale dell’Intelligenza Artificiale: “L’uso dell’Intelligenza Artificiale sarà essenziale per elaborare un’enorme quantità di dati in modo efficace. Ciò consentirà a medici e ricercatori di migliorare l’efficacia delle cure e ottimizzare i processi. Stiamo sviluppando progetti per consegnare strumenti basati su Intelligenza Artificiale ai medici di medicina generale, affinché possano beneficiare di queste tecnologie senza che venga mai messo in discussione il ruolo centrale del medico nelle decisioni finali.”

Luigi D’Ambrosio Lettieri, Presidente dell’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti di Bari e BAT, ha ricordando l’importanza di un equilibrio tra tecnologia e rapporto umano:
Le tecnologie digitali e l’intelligenza artificiale, stanno trasformando profondamente la sanità, offrendo strumenti sempre più avanzati per migliorare l’accesso alle cure, la personalizzazione dei trattamenti e l’efficienza del sistema sanitario. Preservare e rilanciare il nostro Servizio Sanitario Nazionale vuol dire proseguirne il complesso processo di ammodernamento che sarà agevolato dalla straordinaria evoluzione dei sistemi informatici, dall’utilizzo corretto dei dati nel rispetto della privacy, dalla maggiore sensibilità alle innovazioni da parte degli operatori e dei cittadini che si gioveranno sempre più dei vantaggi derivanti da un utilizzo esteso del Fascicolo sanitario elettronico, della telemedicina e delle prestazioni erogate dai presidi sanitari territoriali e refertate da remoto. In tal senso i farmacisti sono pionieri di innovazione e pronti a garantire elevati livelli di competenza ed efficienza sia nelle farmacie di comunità che in quelle ospedaliere. Tuttavia, è nostro dovere riflettere anche sulle implicazioni etiche di questa rivoluzione. La tecnologia deve essere un mezzo per potenziare il rapporto umano, non per sostituirlo. In questa giornata vogliamo lanciare un messaggio di fiducia e di responsabilità: il futuro della salute pubblica si costruisce con innovazione, ma anche con il rispetto dei valori etici e della centralità del paziente.

Il Sottosegretario Marcello Gemmato ha concluso i lavori evidenziando che “le nuove tecnologie possono e devono essere uno straordinario volano per migliorare le performance sanitarie. Grazie alla telemedicina, oggi è possibile operare a centinaia di chilometri di distanza. Questo rappresenta una straordinaria opportunità che può essere integrata con il modello della farmacia dei servizi, vista la loro distribuzione capillare su tutto il territorio nazionale, comprese le aree più remote e i piccoli comuni. Grazie alla telemedicina e al supporto di medici che refertano a distanza, le farmacie possono ulteriormente rafforzare il proprio ruolo di presidi sanitari territoriali. Questo approccio può contribuire a colmare quel vuoto di sanità territoriale che abbiamo rilevato durante il Covid-19, integrandosi con le Case di Comunità, i Centri Operativi Territoriali (COT) e gli Ospedali di Comunità, come previsto dal PNRR. Questi modelli di intervento non solo migliorano l’accessibilità alle cure, ma rafforzano anche la rete di sanità territoriale, che è fondamentale per rendere il sistema sanitario più vicino ai cittadini. Questi argomenti, affrontati oggi, devono tradursi in azioni concrete nell’agenda politica del governo italiano, per garantire una sanità più efficiente e inclusiva.”

La giornata si è conclusa con la consegna delle Benemerenze d’anzianità professionale e il giuramento dei nuovi iscritti all’Ordine, che hanno segnato un momento simbolico di continuità e impegno per il futuro della professione sanitaria.