Entra nel vivo il progetto di arte partecipativa “Oltre la mappa”: i tarantini possono raccontare i loro luoghi.
I cittadini di Taranto e la città intera diventano un’opera d’arte. La strada, i volti, i ricordi, i sensi. Ogni persona con il suo vissuto e la sua diversità. C’è tutto questo nel progetto di arte partecipativa “Oltre la mappa” dell’artista Mimmo Martorelli. Promosso da lpacs – Institutional & Public Coaching Services – in collaborazione con il Comune di Taranto e la Asl Taranto, rientra nel progetto della Casa delle Tecnologie Emergenti Calliope. E se Calliope si caratterizza per essere un progetto di ricerca scientifica, ecco che con questa iniziativa si punta a renderlo sempre più integrato con il territorio, veicolandone contenuti e mission anche attraverso il coinvolgimento della cittadinanza. In questo modo gli stessi tarantini diventano parte del progetto di One Health.
Dopo la prima fase con la selezione dei 6 “City Competent” (cittadini competenti) che si sono confrontati sui temi di ambiente e salute per diventare il simbolo sociale di Taranto con un’opera d’arte partecipata, adesso l’artista chiama a raccolta chiunque voglia far parte di questo progetto con una richiesta: racconta la tua strada.
Prossimo appuntamento, per questo racconto, è il 13 luglio, alle ore 16.00 al Bac, il nuovo Parco delle Arti e della Musica di Taranto: un invito rivolto a tutti i cittadini ad intervenire per raccontare la propria strada, e diventare protagonisti di un opera d’arte partecipativa. È sufficiente realizzare brevi video-selfie descrivendo un ricordo, un’esperienza, un pensiero legati alle strade della città e ai quartieri Tamburi, Lama-San Vito, Tre Carrare Battisti e Borgo Umbertino. Ognuno può scegliere il luogo in cui si sente maggiormente in armonia con l’ecosistema che lo circonda.
«La strada – commenta Francesca Cioffi, presidente di Ipacs– diventa interconnessione tra salute umana, ambientale e animale. È l’elemento che aiuta a connettersi con sé stessi, con gli altri e con il territorio in cui si abita. Il tema del One Health, dunque, viene raccontato anche da un punto di vista artistico, sociale e sociologico».
Da qui l’interconnessione tra settori diversi. «Il bene comune – spiega Feliciana Catino, responsabile amministrativa di Calliope – è un obiettivo di sistema. Questa iniziativa partecipativa nasce proprio dalla volontà di far comprendere il progetto, che è essenzialmente scientifico, aprendolo alla cittadinanza e rendendola protagonista».