FED CUP, NOVA YARDINIA PORTA BENE ALL’ITALIA
RUSSIA ANNICHILITA DA PENNETTA E SCHIAVONE
IN 4MILA SUGLI SPALTI A SPINGERE LE AZZURRE
DOMANI A CACCIA DEL TERZO PUNTO CHE VALE LA FINALE
Nova Yardinia porta bene all’Italia.
Il “rosso” di Castellaneta Marina lancia le azzurre alla caccia della finale della Fed Cup di tennis.
2-0 il risultato a favore della squadra di Corrado Barazzutti dopo la prima giornata. Al tondo 6-4, 6-0 della brindisina Flavia Pennetta in 67’ di gioco, è seguita la maratona vincente di Francesca Schiavone, numero 2 d’Italia, che ha battuto la leader russa Svetlana Kuznetsova, in due ore e ventinove minuti di gioco, regalando il doppio vantaggio alla squadra italiana.
1-6, 6-2, 6-3: questa la sequenza attuata dalla giocatrice milanese che, come avvenne due anni fa nella sfida con la Francia a Castellaneta Marina che poi regalò all’Italia l’accesso alla finale, si è rilanciata grazie all’effetto Fed Cup. Per la gioia dei quattromila dell’impianto di Nova Yardinia, che ha spinto dall’inizio alla fine le proprie giocatrici.
GRINTA SCHIAVONE Inizio duro per la Schiavone che alterna buoni colpi ad altri cattivi, dando la sua “guancia” all’avversaria che fila sino al 6-1. Ma la reazione è nell’aria, la battagliera Schiavone la concretizza nel secondo parziale, firmando il 6-2. La sfida si infiamma nel terzo set, che la Schiavone apre malamente, cedendo il servizio alla russa. Immediata la reazione dell’italiana, che si riprende il servizio a discapito della Kuznestova, per andare poi sul 2-1. Di seguito cresce l’intensità dell’atleta italiana, che con colpi spettacolari fila sul 4-2, per poi chiudere il match sul 6-3, rompendo un equilibrio snervante. Fuori causa l’avversaria, che per la delusione non offre alla Schiavone la mano a fine partita.
La mancanza di fair play non scalfisce la tennista azzurra, che invece evidenzia invece “l’ottima giornata dell’Italia”. La Fed Cup esalta la tennista, che a sua volta eccita il pubblico pugliese. “Ne sono felice, il calore ci ha aiutato” dice la Schiavone. E domani? “Domani è un altro giorno. Azzeriamo il cervello e tuffiamoci di nuovo nel match col fine del successo”.