Classiche Forme
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA DA CAMERA
Fondato e diretto dalla pianista Beatrice Rana
Presidente Onorario Sir Antonio Pappano
Ottava edizione
Lecce | Casamassella | Supersano | Corigliano d’Otranto
14 – 21 luglio 2024
Mercoledì 17 e giovedì 18 luglio
due serate “gemelle”, con doppio appuntamento a Lecce,
prima al Chiostro del Rettorato (ore 21) e poi al
Museo Castromediano per i Notturni (ore 23)
Tra i protagonisti la star Alexander Malofeev al pianoforte, Aleksey Shadrin al violoncello, Liya Petrova al violino e Giuseppe Russo Rossi alla viola (17 luglio)
Ludovica Rana al violoncello, Hyeyoon Park al violino, il giovanissimo georgiano Georgy Kovalev alla viola e Benjamin Grosvenor al pianoforte (18 luglio)
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L’ottava edizione di Classiche Forme, il Festival Internazionale di Musica da Camera fondato e diretto dalla pianista famosa nel mondo Beatrice Rana, continua a proporre, fino al 21 luglio, intensi appuntamenti con la grande musica da camera e artisti della scena mondiale, nei luoghi d’arte e nella natura salentina.
Domani, mercoledì 17, e giovedì 18 luglio due serate “gemelle”, con doppi appuntamenti a Lecce, prima al Chiostro del Rettorato (ore 21) e poi al Museo Castromediano per i Notturni (ore 23).
Domani, mercoledì 17 luglio, è la volta di “Divertimento all’ungherese”, un concerto dedicato all’originale impaginato Schubert, Dohnanyi e Brahms che vede tra gli interpreti la star Alexander Malofeev al pianoforte, Aleksey Shadrin al violoncello, ancora Liya Petrova al violino e Giuseppe Russo Rossi alla viola, a conferma di un festival che crea formazioni inedite unendo nel segno dell’amicizia, della libera creatività e del piacere di crescere musicalmente insieme, grandi star giovani del panorama internazionale, in un clima di estrema piacevolezza diverso, nei ritmi e nei modi, dai tempi convulsi della carriera artistica di oggi. Ore 21, Chiostro del Rettorato (piazzetta Tancredi).
Alle 23 invece l’appuntamento è nelle sale del Museo Castromediano di Lecce (viale Gallipoli, 31) per il secondo Notturno 2024, questa volta con la Scuola di Musica di Pinerolo e il trio composto da Federica Severini (violino), Anzhe Zuo (violoncello) e Pier Carmine Garzillo (pianoforte). Con i concerti notturni si compie una delle prerogative del festival, ossia, ampliare la presenza di giovanissimi talenti che si stanno affermando nell’ambito dei più importanti festival di musica da camera.
Per quanto concerne il programma, continua il viaggio verso l’integrale dei Trii di Dvorak nei quali il compositore profonde in maniera meditatissima sia l’estetica musicale tardoromantica che la sua devozione al patrimonio musicale popolare legato alla sua terra. Questa sera Tristia, La Vallée d’Obermann, per trio per pianoforte e archi, S. 378 c di Liszt e il Trio per pianoforte e archi n. 2 in sol minore, Op. 26 (B.56) di Dvořák.
Giovedì 18 luglio alle ore 21 “Affetti popolari”, l’imperdibile incontro tra Ludovica Rana al violoncello, Hyeyoon Park al violino, il giovanissimo georgiano Georgy Kovalev alla viola e Benjamin Grosvenor al pianoforte, sempre nel Chiostro del Rettorato di Lecce.
La musica popolare intesa come patrimonio comune è fonte d’ispirazione soprattutto per i compositori nordici, nei quali comprendiamo anche quelli di area austrotedesca. Non si sottraggono alla ricerca di temi folkloristici i due protagonisti di un impaginato che dai fiordi compie un viaggio ideale nelle sterminate pianure ungheresi. In programma questa sera la Sonata n. 3 in do minore per violino e pianoforte, Op. 45 di E. Grieg e il Quartetto per pianoforte n. 1 in sol minore, Op. 25 di J. Brahms
Alle 23 si torna al Museo Sigismondo Castromediano di Lecce per l’ultimo appuntamento Notturno, collegato alla mostra di Costas Varotsos “Elpís. Prometeo o del sogno infranto di Europa” (a cura di Giusi Giaracuni e Luigi De Luca) inaugurata lo scorso 29 giugno e visitabile fino al 12 gennaio 2025 nelle sale del Castromediano. Il concerto vede la partecipazione straordinaria di Beatrice Rana e Ludovica Rana, queste ultime sul Prometheus di Schubert. Il Lied, arrangiato per trio, è un inno all’inventiva dell’uomo e al rapporto con il ‘mistero’ delle divinità, per la cui composizione Schubert, poggiò sulle parole di Goethe. Sono affidati invece al Trio Alea, protagonista grazie alla collaborazione con Avos Project – Scuola Internazionale di Musica – Roma, Círculo. Fantasia per pianoforte, violino e violoncello, Op. 91 di J. Turina e il Trio per pianoforte e archi n. 3 in fa minore, Op. 65 (B.130) di A. Dvořák.
Gli appuntamenti di queste due giornate (17 e 18 luglio) si svolgono nell’ambito del Progetto Speciale del MIC “Nel segno di Dvořák e Brahms: il pianoforte da camera”.
Il festival prosegue con diversi appuntamenti fino al 21 luglio.
Programma completo su www.classicheforme.com/stagioni/edizione-2024/