LA PUGLIESE CLAUDIA LERRO È PORZIA IN “LE INDAGINI DI LOLITA LOBOSCO”
L’attrice coratina con il suo personaggio fa riflettere sul ruolo delle donne nella società di oggi.
Ad aprile debutterà al Teatro Abeliano con una nuova produzione di teatro per bambini, “Il giardino delle parole”, che si occuperà del tema della costruzione della pace.
Sullo schermo è un personaggio che fa riflettere sul ruolo delle donne nella società di oggi. Nella vita vera è un’artista che ha deciso di ripartire dalla sua Puglia, con i piedi saldi sul palcoscenico e lo sguardo puntato verso la tv e il cinema. È Claudia Lerro, attrice coratina che dal 2021 interpreta Porzia ne Le indagini di Lolita Lobosco, la serie Rai girata e ambientata a Bari diventata ormai un vero e proprio fenomeno di culto.
Nella terza stagione, che si è chiusa lunedì sera su Rai1, il suo personaggio, moglie del vicequestore Antonio Forte e madre dei suoi figli, completa la sua evoluzione di donna emancipata conquistando la laurea in psicologia. Un percorso, il suo, che ha “costretto” suo marito ad assumersi la responsabilità di padre e a condividere in modo reale la gestione della casa come mai prima d’ora. Così, dopo essersi svincolata dal solo ruolo di “angelo del focolare”, Porzia spinge lo spettatore a riflettere su un tema quanto mai attuale: il peso mentale della cura domestica è ancora una prerogativa soprattutto femminile.
«Mi è capitato di parlare con delle mie amiche della loro vita e, ascoltandole, mi sembrava di leggere le battute sul mio copione – racconta Lerro -. La realtà di Porzia è la stessa che vivono tante donne ancora oggi: il peso delle responsabilità familiari è tutto sulle nostre spalle. È importante raccontare questo punto di vista, e che a farlo siano proprio loro, le donne. Pochissime volte in Italia così tante donne in un set televisivo hanno partecipato alla creazione di un’opera che propone nuovi modelli di femminilità, soprattutto se parliamo di donne del Sud».
Proprio il suo personaggio, svela l’attrice, è cresciuto grazie al successo che ha riscosso nel tempo, spingendo Luisa Ranieri e Luca Zingaretti ad approfondire il tema. In questa stagione Porzia interagisce finalmente con il vicequestore Lolita Lobosco: «Interagire con Luisa è stata una bellissima emozione. Lei è una donna attenta e un’attrice generosa».
Claudia non smette di imparare dal cinema e dalla tv, ma non per questo dimentica il suo primo amore: il teatro, che per lei è «lo strumento con cui mi esprimo meglio». A Corato, nella sua città natale, ha fondato nel 2012 la compagnia Teatrificio22, oggi Teatri Di.Versi che oggi conta 200 allievi tra bambini, ragazzi e adulti. Molti di loro sono stati chiamati a recitare sui set pugliesi, arrivando anche a far parte di importanti fiction Rai come “Le avventure di Imma”.
«Oggi la Puglia ti offre delle concrete possibilità. Si può fare il salto di qualità anche senza allontanarsi troppo da casa. Moltissimi dei miei allievi sono entrati in accademia e hanno intrapreso un percorso professionale, alcune delle mie allieve sono diventate anche insegnanti nella mia scuola. La cultura crea lavoro. Ed è anche uno strumento per guardare al mondo e ai problemi più grandi: se conosci, se ti incuriosisci, cresci e assumi una posizione critica nei confronti della realtà». E questo, Claudia Lerro, lo sa bene: non a caso a novembre 2023 ha ideato e curato, in diverse zone di Bari, da via Sparano al Teatro Petruzzelli, un flash mob per invocare lo stop al genocidio nella Striscia di Gaza: «ogni cosa è politica, anche e soprattutto l’arte. Stare in silenzio è essere conniventi».
Tanti i progetti in vista per l’attrice. Ad aprile debutterà al Teatro Abeliano una nuova produzione di teatro per bambini, “Il giardino delle parole”, che si occuperà del tema della costruzione della pace. E poi c’è la fresca partecipazione con un piccolo ruolo in un film messicano, girato in Puglia: Casi el paraiso, di Edgar San Juan.