Commissione per gli affari esteri – Audizione dell’Alto rappresentante/Vicepresidente designato Kaja Kallas

Kaja Kallas durante l’audizione di conferma 2024 © Unione Europea, 2024 – Fonte: PE 

La commissione per gli affari esteri ha interrogato Kaja Kallas, candidata estone all’Alto rappresentante/Vicepresidente per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Nella sua dichiarazione introduttiva, la consigliera federale Kallas si è impegnata ad adoperarsi per rafforzare la posizione dell’UE nel mondo e salvaguardarne la sicurezza geopolitica ed economica. Ha inoltre chiesto maggiori investimenti nella difesa e ha sottolineato l’importanza di cooperare con i partner internazionali.

Aiuti all’Ucraina e risultati dell’allargamento nei prossimi cinque anni

La signora Kallas ha avvertito che la Russia, l’Iran, la Corea del Nord e, più segretamente, la Cina, vogliono cambiare l’ordine mondiale basato sulle regole. Ha invitato l’UE a rispondere a questa minaccia insieme ai suoi alleati e partner più stretti “senza perdere un centimetro di ciò che siamo”. Per quanto riguarda la guerra della Russia contro l’Ucraina, ha affermato che la vittoria dell’Ucraina è una priorità per l’UE, che deve fornire tutti gli aiuti militari, finanziari e umanitari necessari. La signora Kallas si è espressa a favore dell’adesione dell’Ucraina all’UE e ha sottolineato che l’allargamento ai paesi vicini è un investimento geostrategico che è nell’interesse dell’UE: “Nei prossimi cinque anni abbiamo bisogno di risultati chiari in questo senso”.

Per quanto riguarda la migrazione, la commissaria Kallas ha affermato che per proteggere la libertà di circolazione, l’UE deve proteggere le sue frontiere esterne. Deve prevenire la perdita di vite umane, affrontando nel miglior modo possibile le cause profonde della migrazione. Sulla Cina, ha affermato che il Paese è sempre più un concorrente e un rivale sistemico, sottolineando che “la nostra dipendenza dalla Cina in settori chiave è una vera vulnerabilità. Dobbiamo ridurre i rischi”.

Per quanto riguarda la politica di difesa, la signora Kallas ha avvertito che la Russia, la Corea del Nord e l’Iran producono più attrezzature e munizioni della comunità euro-atlantica. L’Europa deve investire di più nella difesa e assumersi maggiori responsabilità, ha affermato, sottolineando che il partenariato transatlantico ha portato prosperità e sicurezza su entrambe le sponde dell’Atlantico. Come per tutte le relazioni, dobbiamo costruire su ciò che funziona meglio per entrambe le parti, ha aggiunto.

Nuova amministrazione USA, difesa, sanzioni

I deputati hanno chiesto a Kallas come si impegnerà con l’amministrazione statunitense entrante per garantire un sostegno continuo all’Ucraina. Ha risposto che, se confermata, cercherà collegamenti con la nuova leadership americana perché “quello che vedo a livello globale è che siamo il più forte degli alleati e dobbiamo continuare a rimanere uniti”. Ha anche affermato che gli Stati Uniti non possono permettersi di concentrarsi esclusivamente sulla Cina a spese dell’Ucraina, mentre la Cina deve anche “sentire un costo” per il suo sostegno alla guerra di aggressione della Russia.

Riferendosi al “significativo sottoinvestimento” dell’Europa nella difesa, ha affermato che l’aumento delle capacità di difesa dell’Europa agirebbe come un forte deterrente: “Direbbe alla Russia, non pensarci nemmeno, perché reagiremo”.

I deputati le hanno anche chiesto informazioni sulla politica delle sanzioni dell’UE e sulla complementarità dell’UE con la NATO. La signora Kallas è ferma nella sua convinzione che l’UE non abbia bisogno di potenze militari separate dalla NATO, affermando che il ruolo dell’UE è quello di promuovere l’industria della difesa e produrre munizioni, con la NATO come organizzazione militare principale. Incalzata sull’opportunità che l’UE renda permanenti le sanzioni contro la Russia, invece di doverle rinnovare ogni sei mesi, la signora Kallas ha espresso sostegno all’idea, pur ammettendo che per il momento non vede unità intorno al tavolo del Consiglio o su questo tema. Per quanto riguarda Israele e Palestina, la Kallas ha affermato che l’UE continuerà a lottare per un cessate il fuoco immediato, il rilascio di tutti gli ostaggi e la fornitura di aiuti umanitari, continuando il suo fermo sostegno ai lavori per una soluzione a lungo termine a due Stati.