La Commissione per lo Sviluppo ha interrogato mercoledì Jozef Síkela, candidato ceco per il portafoglio dei partenariati internazionali.
Gateway globale
Nella sua dichiarazione introduttiva, Jozef Síkela, commissario designato per i partenariati internazionali, ha affermato che il suo approccio all’iniziativa Global Gateway dell’UE sarà quello di bilanciare profitti e principi e che l’UE deve fare leva sui partenariati pubblico-privato, ridurre i rischi degli investimenti e attrarre capitali privati, per mobilitare gli investimenti e colmare il divario degli aiuti allo sviluppo.
Síkela ha affermato che la politica di sviluppo dell’UE dovrebbe concentrarsi sulla lotta alle cause profonde della migrazione irregolare, sulla prevenzione dei conflitti e del buon governo, sui paesi meno sviluppati, sul rafforzamento delle relazioni con l’Africa e sull’allineamento con gli obiettivi del Green Deal dell’UE. Ha aggiunto che l’UE dovrebbe essere più assertiva nella sua offerta ai paesi partner, data la presenza di altri concorrenti più aggressivi in regioni come l’Africa.
Interessi dell’UE, sradicare la povertà
I deputati hanno concentrato le loro domande sull’approccio del commissario designato al Global Gateway, compreso il modo in cui porterà avanti l’iniziativa in modo che vada a vantaggio degli interessi economici dell’UE, e su una contraddizione percepita nel suo concentrarsi sia sull’apertura dei mercati all’UE che sull’eliminazione della povertà. Síkela ha detto di non vedere alcuna contraddizione, sostenendo invece la necessità del coinvolgimento del settore privato per sostenere la crescita economica sostenibile nei paesi partner.
Riduzione del debito e istruzione
In risposta alle preoccupazioni dei deputati in merito alla trasparenza e alla responsabilità degli aiuti allo sviluppo dell’UE – tra cui la spesa, la supervisione del Parlamento europeo e le violazioni dei diritti umani – Síkela ha affermato che l’efficienza della spesa per gli aiuti sarà una priorità per lui.
Ai deputati che temono che l’attenzione dell’UE sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) stia diminuendo, Síkela ha sottolineato che senza capitale privato molti obiettivi sarebbero impossibili da raggiungere. Inoltre, si è impegnato a mantenere l’obiettivo dell’UE del 10% per la spesa per gli aiuti all’istruzione e a studiare opzioni di riduzione del debito per i partner in attesa di discussioni con i paesi donatori che condividono gli stessi principi.
Altri eurodeputati hanno sollevato la questione dell’utilizzo della politica di sviluppo per affrontare la migrazione, compresa l’introduzione di condizioni per il sostegno agli aiuti legati ai rimpatri, per i quali Síkela ha detto che adotterà un “approccio globale” che rispetti i valori dell’UE.
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