La commissione per lo sviluppo regionale ha interrogato Raffaele Fitto, candidato italiano alla carica di vicepresidente esecutivo della Commissione responsabile per la coesione e le riforme.
Nel suo discorso di apertura, Fitto ha dichiarato la sua intenzione di rispondere alle sfide demografiche e di offrire opportunità a tutti, e in particolare ai giovani, in modo che possano rimanere e prosperare nelle loro regioni d’origine. Si è impegnato a utilizzare il cosiddetto “approccio basato sul territorio” per rispondere meglio alle esigenze locali e a collaborare più strettamente con le autorità locali.
Rispondendo alle domande dei deputati sul futuro della politica di coesione, Fitto ha affermato che deve essere semplificata e più flessibile e che gli oneri amministrativi devono essere ridotti. Per la prima volta, la Commissione dispone di un portafoglio dedicato alla semplificazione, ha aggiunto. Tuttavia, la semplificazione non può significare una riduzione della trasparenza o del controllo, ha sostenuto Fitto. Ha sottolineato l’importante lavoro svolto dalla Procura europea (EPPO) e dall’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) per garantire che i fondi dell’UE vadano dove dovrebbero.
Ruolo forte per gli enti locali
Discutendo del futuro della politica di coesione, i deputati hanno interrogato Fitto sul fatto che la semplificazione significhi centralizzazione. Hanno chiesto se difenderà “la politica di coesione come la conosciamo”, in cui i cittadini e le regioni hanno un ruolo forte. Fitto si è impegnato a promuovere soluzioni che sfruttino le conoscenze specialistiche degli attori locali e siano sufficientemente flessibili da soddisfare le diverse esigenze locali. Allo stesso tempo, vuole sviluppare approcci mirati alla politica industriale locale e sfruttare il potenziale del turismo.
In risposta alle domande sugli sforzi per rafforzare le regioni rurali colpite dallo spopolamento e dalla fuga di cervelli, Fitto ha sottolineato l’importanza di un lavoro di alta qualità, della capacità amministrativa locale, delle infrastrutture – comprese quelle digitali – e dei servizi pubblici in ogni regione. Si è inoltre impegnato a sostenere lo sviluppo dei talenti e le opportunità di lavoro e ad accelerare l’attuazione del Fondo per una transizione giusta.
Soluzioni per le regioni insulari e le città
Per quanto riguarda il sostegno alle isole, Fitto ha sottolineato il suo lavoro sull’argomento in qualità di eurodeputato e ha affermato che saranno necessari sforzi coordinati che coinvolgano la politica dei trasporti, dell’agricoltura, della pesca e del turismo.
Fitto ha inoltre annunciato l’intenzione di sviluppare un’agenda politica globale per le città, che includa l’alloggio, la digitalizzazione e l’inclusione sociale. Anche i cittadini che vivono nelle regioni di confine orientali dell’UE hanno bisogno del massimo sostegno dell’UE, ha affermato.
I deputati hanno anche sollevato la questione dello stato di diritto e dei precedenti di Fitto sulle votazioni dell’articolo 7. Fitto si è impegnato a rispettare lo Stato di diritto come principio fondamentale dell’UE e ha affermato di aver già contribuito al dialogo sullo Stato di diritto dell’UE nel suo precedente ruolo di ministro degli Affari europei.