Le commissioni Affari Esteri e Industria, Ricerca ed Energia hanno interrogato mercoledì Andrius Kubilius, candidato lituano per il portafoglio della Difesa e dello Spazio.
Nella sua dichiarazione introduttiva, Kubilius ha sottolineato le sfide urgenti e a lungo termine che la difesa europea deve affrontare, comprese le minacce esistenziali come la guerra convenzionale, gli attacchi ibridi e la militarizzazione dello spazio. Ha anche evidenziato una significativa carenza di investimenti nella difesa, un mercato europeo delle attrezzature per la difesa altamente frammentato e rivali strategici come Cina e Russia che “ci superano” nella spesa per la difesa. Per affrontare queste sfide, ha esortato i deputati a sostenere i suoi sforzi per dare vita a un’autentica Unione europea della difesa. L’UE, senza competere con la NATO, deve contribuire a sviluppare le capacità e le risorse necessarie per l’attuazione dei piani di deterrenza e difesa militare della NATO.
Se dovesse essere confermato, Kubilius si è impegnato a presentare un libro bianco sul futuro della difesa europea entro i suoi primi 100 giorni in carica. L’obiettivo è quello di definire un nuovo approccio alla difesa e di individuare le esigenze di investimento per fornire capacità di difesa europee a tutto spettro. Ha inoltre parlato della necessità di “spendere di più, spendere meglio, spendere insieme e spendere in Europa” per la difesa, aumentando la produzione e la domanda di attrezzature di difesa dell’UE, facendo leva sul bilancio dell’UE per realizzare le principali priorità urgenti dell’UE in materia di difesa e facilitando gli acquisti transfrontalieri per la difesa. “Dobbiamo realizzare un vero mercato unico per la difesa”, ha affermato.
Per quanto riguarda lo spazio, Kubilius ha affermato che l’Europa deve far parte della “rivoluzione spaziale” e ha sottolineato la necessità di continuare a portare avanti i programmi faro dell’UE nello spazio, lavorando per garantire l’accesso autonomo europeo allo spazio, presentando una nuova legge spaziale dell’UE e sostenendo la competitività dell’industria spaziale dell’UE.
Difesa, resilienza e preparazione
I deputati hanno sostenuto che la difesa, la resilienza e la preparazione dovrebbero essere comprese anche in un contesto di crisi come la pandemia o le recenti tragiche inondazioni in Spagna. Hanno chiesto quali siano i modi per incentivare gli Stati membri a spendere di più per la difesa e i modi per finanziare meglio l’aumento delle capacità produttive nell’ambito del programma europeo per l’industria della difesa (EDIP). Kubilius ha risposto che la preparazione, sebbene costosa, è più economica che affrontare una crisi senza essere preparati. Per quanto riguarda i finanziamenti, ritiene che le politiche di prestito della Banca europea per gli investimenti possano evolvere e che il prossimo quadro finanziario pluriennale dovrebbe prevedere linee di spesa più ampie per la difesa e lo spazio. Ha aggiunto che un piccolo aumento dei bilanci della difesa degli Stati membri farebbe già una differenza significativa a livello dell’UE.
Spendere di più per la difesa “non a causa di Trump, ma a causa di Putin”
Molti deputati hanno interrogato il commissario designato su se e come la politica dell’UE debba dare priorità all’acquisto di attrezzature di difesa europee. Kubilius ha sottolineato la necessità a lungo termine di avere una base industriale forte e competitiva nel continente e che “dobbiamo spendere di più, ma non a causa di Trump, a causa di Putin”.
Alcuni deputati hanno espresso preoccupazione per il fatto che un esercito dell’UE sostituirebbe quelli nazionali. Kubilius ha affermato che l’UE è una questione di sovranità e responsabilità condivise, e non deve sostituire gli Stati membri, ma aiutarli a raggiungere insieme ciò che un singolo paese non sarebbe in grado di raggiungere.