Martedì 23 aprile 2024 si terrà a Bari, presso la chiesa di San Francesco della Scarpa, il convegno nazionale Monumenti di gloria. La protezione del patrimonio architettonico in guerra: strategie, eventi e riflessioni.
Nel corso della storia assedi, occupazioni e conflitti hanno costituito tragici momenti di distruzione e tentativi di cancellazione comunitaria ma anche coraggiosi atti di dedizione di attori che si sono spesi per sottrarre all’oblio manufatti artistici e monumenti architettonici ritenuti identitari e fatalmente minacciati di essere distrutti per sempre.
In un momento come quello attuale, estremamente delicato dal punto di vista geopolitico per il propagarsi di conflitti bellici, il convegno Monumenti di gloria costituisce un’occasione di riflessione scientifica sui legami esistenti tra le decisioni politiche, le operazioni militari e l’assetto bellico del patrimonio artistico, monumentale e urbano, richiamando inevitabilmente all’attenzione le vicende storiche del nostro Paese vissute durante i conflitti mondiali che hanno profondamente segnato il XX secolo.
Il focus del convegno prende spunto da una serie fotografica inedita sulla difesa antiaerea dei monumenti pugliesi in guerra conservata presso la Fototeca della Soprintendenza Abap per la città metropolitana di Bari e ha l’obiettivo di generare un confronto interdisciplinare sulla protezione dei monumenti in guerra.
Facciate ed ambienti interni degli edifici di culto, elementi di pregio artistico e storico di palazzi, beni archeologici e monumentali della regione Puglia, pur continuando a svolgere la loro funzione, sono stati momentaneamente blindati per scongiurare la devastazione bellica.
Se durante la Grande Guerra e agli esordi del secondo conflitto i presidi erano puntuali e leggeri, costituendo degli apparati effimeri composti da “ossature di legname” e sacchi di sabbia, via via che la guerra diventava più duratura e caratterizzata da bombardamenti strategici dirompenti ed incendiari, le opere di protezione antiaerea si moltiplicavano e diventavano sempre più robuste e murarie, progettate come vere e proprie architetture fortificate dotate di aperture e coperture a spiovente.
Ricostruire la storia di queste opere temporanee consente non solo di leggere un tracciato evolutivo della tecnologia bellica e di quella dei presidi di protezione antiaerea, ma anche di delineare il mutamento del concetto di tutela definito in fase postunitaria, affinato tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo e giunto a maturazione nel 1939 con le “Leggi Bottai”. Nella delicata fase di emergenza del secondo conflitto mondiale, questo processo si è concretizzato con i piani attuativi di protezione antiaerea, rapidamente cancellati nel secondo dopoguerra.
Articoli, saggi, reportage fotografici, relazioni, cronache di eventi e interventi redatti dai protagonisti di ciascuna regione costituiscono la memoria testimoniale di quei presidi e il fil rouge tra il periodo precedente alla distruzione e quello noto del ripristino d’emergenza. Un ripristino eseguito il più delle volte operando in tempi rapidi, che avrebbe restituito al pubblico i monumenti nella loro espressività figurativa originaria, ma fortemente rinnovati da un punto di vista conoscitivo e nella loro valenza identitaria e testimoniale, o, protratto nel tempo, diventando occasione di ricostruzione di brani del tessuto urbano storico ricercando quella ‘rivitalizzazione’ a seguito dell’abbandono.
Il convegno, programmato in concomitanza dell’anniversario della liberazione d’Italia, riunisce autorevoli esperti nel campo del restauro afferenti al Ministero della Cultura e a diverse università italiane, è articolato in un’unica giornata di studi suddivisa in quattro sessioni:
I – Le guerre mondiali in Puglia: protezione, danni, restauri e ricostruzioni del patrimonio architettonico;
II – La protezione del patrimonio architettonico e in Italia nei conflitti mondiali: danni bellici, restauri e ricostruzioni;
III – Testimonianze di guerra conservate negli archivi e nelle biblioteche
IV – Il patrimonio architettonico e il rischio bellico: riflessioni e prospettive future
L’obiettivo è quello di offrire un contributo al dibattito nazionale sulle vicende storiche di distruzione e rinascita, nonché sul lavoro svolto dalle Soprintendenze nelle diverse regioni d’Italia durante le guerre, al fine di favorire con uno sguardo inedito la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio architettonico e della sua memoria documentaria.
L’evento è realizzato grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del MiC e organizzato dalla Fondazione Gianfranco Dioguardi con il supporto scientifico della Soprintendenza Abap per la città metropolitana di Bari, dell’Ordine degli Architetti di Bari e la collaborazione del Segretariato Regionale MiC per la Puglia, della Direzione Regionale Musei della Puglia, della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia, della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio e del Dipartimento ArCoD del Politecnico di Bari e dell’Istituto IPSAIC Tommaso Fiore con il sostegno di Rossi Restauri srl. e della spin-off D.A.BI.MUS – Digitalizzazione di Archivi, Biblioteche e Musei.
Il convegno costituisce il primo evento di valorizzazione della serie fotografica sui presidi di guerra custodita presso la Fototeca della Soprintendenza Abap per la città metropolitana di Bari, che si auspica di poter esporre in mostra per l’autunno 2024 presso il Castello Svevo di Bari con la collaborazione della Soprintendenza stessa, della Direzione Regionale Musei della Puglia e della Fondazione Gianfranco Dioguardi.
La partecipazione all’evento prevede il riconoscimento di 6 cfp per gli iscritti all’Ordine degli Architetti e 1 cfu per gli studenti universitari.
Si raccomanda prenotazione posto su: https://www.eventbrite.it/e/convegno-nazionale-monumenti-di-gloria-tickets-883952494707?aff=oddtdtcreator
Per informazioni e contatti: sabap-ba.fototeca@cultura.gov.it