Procede senza sosta l’ascesa del ristorante Il Pashà, ufficialmente entrato nell’Olimpo delle “Tre Forchette” di Gambero Rosso, massimo riconoscimento per i ristoranti italiani.
CONVERSANO 16 ottobre – La guida Ristoranti d’Italia 2024 di Gambero Rosso, che descrive l’eccellenza della ristorazione italiana, ha assegnato oggi 16 ottobre le “Tre Forchette” (il massimo riconoscimento per i ristoranti in Italia) al ristorante una stella Michelin Il Pashà di Conversano.
“Questo è uno dei momenti in cui davvero è difficile trovare parole appropriate per esternare l’emozione. Mi scorre in mente quello che è stato ed è il nostro percorso di crescita. Ringrazio chiunque nei nostri primi 25 anni ha fatto parte di questo percorso, collaboratori, fornitori e soprattutto chiunque sia stato nostro ospite ed ha alimentato la nostra passione. Sono orgogliosissimo di questo riconoscimento che premia il grande lavoro che stiamo facendo al Pashà, in cucina come in sala.”
(Antonello Magistà, patron Pashà)
Si tratta del primo e unico ristorante in Puglia a ottenere questo importantissimo riconoscimento, attribuito dalla guida del Gambero Rosso ai migliori ristoranti italiani, secondo un punteggio che va da 60 a 100 punti, con un numero di forchette comprese tra 1 e 3.
I 47 migliori ristoranti d’Italia 2024 con le Tre Forchette Gambero Rosso
La cerimonia di premiazione si è tenuta oggi, lunedì 16 ottobre, presso il Teatro Quirino di Roma. La Guida Ristoranti d’Italia di Gambero Rosso – quasi 2500 indirizzi e oltre 300 novità – è ancora una bussola insostituibile per orientarsi nel panorama sempre più movimentato della ristorazione italiana. L’unica con un sistema di valutazione analitico (per i ristoranti, oltre alle forchette, c’è il punteggio in centesimi scorporato tra cucina, cantina e servizio, per le altre categorie la valutazione con simboli, da uno a un massimo di tre), offre una fotografia aggiornata e completa del settore, intercetta e anticipa tendenze, è servizio affidabile per il cliente e vetrina che valorizza chi questo – difficilissimo – lavoro lo porta avanti con serietà, costanza, spirito d’iniziativa.
L’anno scorso, inoltre, la Guida Ristoranti d’Italia 2023 aveva assegnatoil premio speciale Pastry Chef dell’anno ad Angelica Giannuzzi, pastry Chef del Pashà.
Nella brigata del Pashà brilla anche un nuovo talento: Michele Spadaro – capo partita del ristorante, classe 1998 e originario di Modica, ha vinto e superato la selezione Centrosud del premio Emergente Chef con i piatti “Pasta e cozze” e “Cruda, fico, cime e farinella”, potendo accedere così alla finale nazionale che si terrà alla scuola internazionale di cucina Alma a Colorno il 16 e 17 marzo 2024.
Da un bar in piazza alla Stella Michelin: storia del ristorante pugliese Il Pashà
Da un bar nella piazza principale del paese a ristorante stellato: è la storia del Pashà, ristorante una stella Michelin situato a Conversano in provincia di Bari, nella suggestiva e imponente struttura seicentesca del Seminario Vescovile.
Tutto inizia con un bar di proprietà della famiglia Magistà trasformato alla fine degli anni ‘90 in un ristorante, gestito da Antonello Magistà – all’epoca giovane sommelier -, insieme a sua mamma Maria Cicorella in cucina (che oggi gestisce la trattoria veloce Evviva Maria, nel centro storico di Conversano).
Nel 2013 arriva la stella Michelin. Tre anni dopo, il ristorante lascia piazza Castello per trasferirsi in una location affascinante nella sua riservatezza, lo splendido Seminario Vescovile di Conversano. Nel 2018 la chef Cicorella lascia il testimone allo chef Antonio Zaccardi e ad Angelica Giannuzzi, Pastry Chef dell’anno nella nuova Guida Ristoranti d’Italia 2023 di Gambero Rosso.
“Si realizza così, proprio qui, una viva rappresentazione di quel rapporto tanto discusso e spesso abusato tra tradizione e innovazione: nella cucina del Pashà prende forma la vera definizione – anche etimologica – della tradizione, che in latino significa appunto consegnare.”
Maria Cicorella consegna, Antonio Zaccardi riceve: chef visionario, creativo, curioso e istintivo, qui celebra, esalta, rinnova e inventa i sapori di un territorio naturalmente votato alla biodiversità e alla tradizione artigiana. I menù dello chef Zaccardi parlano di Puglia: mandorle, canestrato, cicoria, agnello, ciliegie – ma anche di Italia e di mondo: aringa, carciofi, caviale, senape, zenzero. In sala, il servizio efficiente dello staff, la cordialità della floor manager Rossana Minunni e la competenza del sommelier Juan Pablo Nieva fanno il resto.