Solo nelle ultime settimane gli attivisti locali di LNDC si sono trovati a dover gestire ben 18 cani senza sapere dove poterli mettere in sicurezza, così molti sono in stallo presso i volontari mentre 13 cuccioli sono ancora in strada. Questo perché gli ingressi al rifugio comunale sono chiusi e il canile sanitario non è mai stato aperto nonostante sia pronto dal 2021
Bari, 26 gennaio 2024 – La gestione del randagismo a Conversano, nella città metropolitana di Bari, sta diventando sempre più problematica. Su indicazione del NAS, il Sindaco ha emesso un’ordinanza di parziale chiusura del rifugio comunale e quindi non possono più entrare cani che non siano già microchippati a nome del Comune e non si può superare il tetto delle 70 unità. Allo stesso tempo, il canile sanitario, atteso da anni, è stato ultimato nel 2021 ma non è mai stato aperto per motivi incomprensibili. Tutto questo sta mettendo a dura prova l’operato della Sezione LNDC Animal Protection locale che da circa 10 anni fa del suo meglio per collaborare con l’amministrazione comunale per quanto riguarda il controllo del territorio, spesso trovandosi davanti un muro.
“Attualmente abbiamo 18 cani che dobbiamo sistemare, ma non sappiamo più come fare per sostenere questa situazione”, fa sapere Fonte Maria Lofano – Presidente della Sezione di Conversano di LNDC Animal Protection. “Alcuni cani sono da settimane in stallo presso alcuni volontari che si sono offerti; una cagnolina è da circa un mese in una gabbia di degenza del veterinario dopo aver subito un’operazione per rimuovere un tumore, dato che non si sa dove altro portarla; 13 cuccioli di circa 3 mesi sono ancora per strada, in attesa di sapere dove possono essere ricoverati in sicurezza, anche per trovare loro adozione. Purtroppo, le segnalazioni fatte alla Polizia Municipale – come previsto dalla legge – spesso rimangono lettera morta e non viene fatto nessun intervento risolutivo, se non un semplice sopralluogo per constatare lo stato delle cose. Per questo i volontari sono costretti, nei limiti delle loro possibilità, a mettere in sicurezza i cani mettendo a disposizione stalli che dovrebbero essere provvisori, ma non hanno mai una data certa in cui la situazione verrà risolta. Il Sindaco di Conversano si è reso disponibile a emettere un’ordinanza di deroga alla chiusura del rifugio comunale, al fine di accogliere i 18 cani per i quali ho presentato una dettagliata relazione, ma questo non basta. Non è possibile dover ricorrere ogni volta a queste soluzioni estemporanee”.
La Sezione di Conversano di LNDC Animal Protection, nel corso degli anni, ha presentato diversi progetti tra cui quello di un’oasi canina da realizzare al posto del rifugio attuale, che presenta diversi problemi strutturali e autorizzativi. Nonostante l’entusiasmo dimostrato dal Sindaco e dai dirigenti, il progetto è rimasto lettera morta. Gli attivisti LNDC locali continueranno a operare al meglio delle loro possibilità per tutelare gli animali del Comune di Conversano, ma è necessaria una maggiore collaborazione da parte delle istituzioni, in primis aprendo finalmente il canile sanitario o quanto meno spiegando concretamente cosa ne impedisce l’inaugurazione.