La Pietra, al lavoro su piano di rilancio settore; Battista, puntare su semplificazione, formazione e reperimento manodopera
Roma, 20 marzo 2023 – “L’olivicoltura pugliese, fiore all’occhiello dell’agroalimentare regionale e nazionale, paga gli effetti di una congiuntura negativa legata al calo produttivo, agli incrementi dei costi di produzione, all’andamento climatico sfavorevole e all’emergenza Xylella; puntare sulle possibilità offerte dalla PAC e dal Piano Strategico deve diventare quindi un imperativo per tutti i produttori agricoli”. Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Tommaso Battista concludendo i lavori del convegno “Lo sviluppo dell’olivicoltura tra il PSN e gli eco-schemi”, al quale sono intervenuti, fra gli altri, il sottosegretario all’agricoltura Patrizio La Pietra, il presidente dell’ISMEA Angelo Frascarelli e i presidenti della Copagri Puglia Michele Palermo e della Copagri Brindisi Giovanni Allegrini. Foto lavori consultabili cliccando qui.
“Lo sviluppo del comparto – ha aggiunto Battista – passerà dalla semplificazione burocratica e da interventi che agevolino il reperimento della manodopera, problema molto avvertito soprattutto dalla maggioranza delle aziende del territorio, che non ha impianti super intensivi; in tale ambito, saranno fondamentali i lavori del Tavolo olio al Masaf, nel quale bisognerà inoltre ragionare su una seria attività di promozione dell’olio EVO per andare a incidere sui prezzi al consumatore, che al momento non sono redditizi per gli olivicoltori”.
“Il futuro del settore olivicolo passa dalla messa in campo un piano di rilancio complessivo, che tenga conto di tutte le peculiarità del comparto e vada a incidere su una situazione drammaticamente compromessa, intervenendo da un lato per contrastare la continua avanzata della Xyllela e dall’altro per promuovere l’installazione di nuovi impianti produttivi, anche intensivi e super intensivi, che promuovano le cultivar nazionali e puntino sulla qualità e sulle numerose possibilità offerte dalla ricerca e dall’innovazione, andando così ad abbattere i costi e concorrendo a una migliore formazione del reddito”, ha asserito il sottosegretario La Pietra. “Il fine ultimo di una simile iniziativa, oltre alla necessaria tutela del territorio, deve essere quello di dare agli agricoltori la possibilità di avere un reddito certo”, ha aggiunto La Pietra.
Frascarelli ha poi passato in rassegna le principali novità introdotte dalla PAC 2023-27, con particolare riferimento agli eco-schemi per l’olivicoltura, ricordando che “l’inerbimento dei terreni con determinate piante e la presenza di almeno sessanta ulivi per ettaro, così come l’introduzione di piante impollinatrici per le api, sono solo alcuni degli impegni e sostegni previsti dagli eco-schemi della PAC”. “Nella nuova programmazione – ha aggiunto il presidente di ISMEA – un ruolo di primo piano verrà svolto anche dal nuovo Fondo AgriCAT, che come noto si affiancherà alla polizza assicurativa nella tutela dagli eventi catastrofali e che avrà una dotazione di 350 milioni l’anno per il quinquennio 2023-27, distinguendosi per la sua struttura organizzativa snella, con procedure informatiche semplificate utili a consentire denuncia dei danni catastrofali”.