Giovane e talentuosa cantautrice leccese, Dalila Spagnolo si è distinta sin dal suo esordio per eleganza e sensibilità. Ha affinato le sue capacità presso l’Accademia di Coralità Emozionale e Scienze Umane “Just”, guidata da Tyna Maria. Nel 2020, ha ottenuto il secondo posto al Premio Lunezia e ha partecipato al Premio Musica Contro le Mafie. “Fragile” è il suo disco d’esordio del 2021, seguito nel 2023 da “La Fame nelle Scarpe”, presentato in anteprima a Toulouse, in Francia. Ha collaborato con Petit Solo Diabatè, Mylious Jhonson e Rachele Andrioli. Oggi studia canto jazz al Conservatorio di Lecce e frequenta il Corso di Alta Formazione “Estetiche e tecniche della ricerca vocale e sonora”, diretto da Ermanna Montanari ed Enrico Pitozzi presso la Scuola di Vocalità e Centro Studi sulla Voce “Malagola” di Ravenna.
“Quel santo giorno”, nona traccia dell’album “La fame nelle scarpe”, nasce come poesia.
È un brano profondo, d’amore, che racconta come la relazione possa diventare rifugio sicuro dalle insidie della vita, passate, presenti e future. Una canzone autobiografica scritta nella consapevolezza di aver imparato ad accogliere le emozioni dell’altro, nella certezza di una reciprocità. Parla di prendersi cura, è una promessa d’Amore.
La regia del videoclip, curata da Gabriele Marinò e firmata New Reclame e ARTEN, offre un’atmosfera dal sapore antico grazie anche alla fotografia morbida di Daniele Raho. Le scene sono quasi tutte a camera fissa, statiche e focalizzate sul soggetto attraverso campi medi e ritratti, con alcuni dettagli e close-up che rafforzano la narrazione e aggiungono profondità emotiva alla rappresentazione visiva.
Nel video l’autrice si muove tra realtà e sogno, giorno e notte: immersa completamente nella sua poesia d’amore, è in uno stato dormiente ma allo stesso cosciente, dove percezione e immaginazione si mescolano.
In apparente contrapposizione con le performance di Francesco Biasi, la cantautrice è ritratta quasi in attesa, in uno stato etereo di “serena malinconia”. Un dialogo delicato con sé stessa, ma soprattutto con la persona alla quale si abbandona e che riesce a entrare nella sua intima realtà.