Si è concluso il primo tour di “Un Giro d’Olio”, finanziato dal PSR, a novembre si replica
FOGGIA – Quattro giorni, quattro imprese olivicole visitate, educational e panel test per conoscere approfonditamente caratteristiche e qualità degli olii extravergini d’oliva prodotti in Capitanata: sono questi, in estrema sintesi, i numeri della prima tornata di “Un Giro d’Olio”, il tour organizzato da Apo Foggia (Associazione Provinciale degli Olivicoltori di Foggia) che, dal 19 al 22 ottobre, ha portato buyer e giornalisti a conoscere le realtà olivicole della Daunia. Un vero e proprio viaggio alla scoperta delle cultivar di olive coltivate con metodo di produzione biologico. Il progetto è stato finanziato nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022, Misura 3 – Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, sottomisura 3.2 “Sostegno alle attività di informazione e promozione svolte da associazioni di produttori nel mercato interno”.
“APO Foggia”, dichiara il presidente Guido Cusmai, “è diventata in questi anni un punto di riferimento importante per gli olivicoltori della Capitanata”. “La nostra missione è quella di sostenere e affiancare la crescita del settore olivicolo, fornendo agli olivicoltori gli strumenti, l’accompagnamento e i servizi necessari ad affrontare le sfide del mercato, con azioni, programmi e iniziative che valorizzino il loro lavoro, favoriscano gli investimenti per l’innovazione, il marketing e la commercializzazione dei nostri olii. Apo Foggia sta crescendo assieme ai suoi oltre 2mila associati. Una crescita di cui sono stati testimoni in queste giornate i buyer e i giornalisti che abbiamo accompagnato in un tour che ha mostrato loro alcune delle migliori realtà del nostro settore olivicolo”.
A Cerignola, Torremaggiore, Vieste e Vico del Gargano ci sono alcuni degli esempi del livello di assoluta eccellenza raggiunto dal settore olivicolo in provincia di Foggia.
Gli ospiti del tour hanno visitato frantoi, stabilimenti aziendali, ammirando imprese moderne, con processi produttivi automatizzati e digitali, capaci di innovare la tradizione anche grazie a un ricambio generazionale che vede protagonisti in azienda i giovani e, in diversi casi, le donne in prima fila e in ruoli chiave. Si tratta di imprese “a filiera completa”, una filiera che va dalla cura degli uliveti alla raccolta delle olive, fino alla trasformazione, all’imbottigliamento e all’etichettatura. L’olivicoltura in Puglia rappresenta il 32% (373mila ettari) dell’intera olivicoltura italiana e il 25% della superficie agricola regionale. La grande varietà delle caratteristiche geologiche dei terreni ha favorito la produzione di diversi tipi di olive. Gli olii extravergini di oliva prodotti in Puglia, dunque, sono molto diversi l’uno dall’altro, ma tutti con una qualità media molto elevata. In provincia di Foggia le cultivar prevalenti sono Peranzana, Coratina e Ogliarola Garganica. Il settore olivicolo e la produzione di olio extravergine d’oliva sono molto cresciuti, in provincia di Foggia, dal punto di vista qualitativo e tecnologico. I nuovi processi produttivi hanno migliorato sia la qualità del prodotto sia la sua sostenibilità dal punto di vista ambientale ed economico.
Sono numerose le imprese olivicole in cui il ricambio generazionale ha permesso a ragazze e ragazzi di entrare da protagonisti nelle aziende di famiglia, apportando una serie di importanti innovazioni anche nel marketing e nella conquista di nuovi mercati.