SERRACAPRIOLA (Fg) – Sono arrivati anche dalla vicina provincia di Bari, oltre che da tutta la Capitanata, ospiti e visitatori che domenica 3 settembre hanno partecipato agli eventi di “Divini Sapori”, progetto finanziato dal Gal Daunia Rurale 2020 (misura 4.4), coordinato da Doc Servizi e con San Severo nel ruolo di Comune capofila. La visita guidata del mattino ha messo in evidenza tutto il patrimonio storico-architettonico di Serracapriola. In serata, la suggestiva location delimitata dalle possenti mura del Castello ha accolto moltissime persone accorse per ascoltare la musica dei Cantori di Civitate, assistere allo show cooking e partecipare a un evento a 360 gradi che ha acceso i riflettori sul patrimonio culturale, storico, architettonico ed enogastronomico di Serracapriola, come hanno messo in evidenza nei loro interventi Pasqua Attanasio, presidente del GAL Daunia Rurale 2020, e il sindaco Giuseppe d’Onofrio. Encomiabile il lavoro di supporto garantito all’evento dal Comune di Serracapriola e dalle bravissime guide della Pro Loco. Eccellenti i protagonisti della serata, con la magistrale conduzione di Nick Difino e le magie ai fornelli di Pierpaolo Del Busso e dello chef influencer Gianvito Matarrese che hanno interpretato in modi differenti la tradizione e l’innovazione del ragù della domenica. Tante le aziende produttrici locali che hanno dato modo di conoscere le eccellenze del comparto agricolo e agroalimentare serrano. Dopo le tappe di Chieuti, San Severo, Torremaggiore e Serracapriola, “Divini Sapori” approderà con le proprie iniziative il 24 settembre a San Paolo di Civitate, il 7 ottobre ad Apricena, l’8 ottobre a Poggio Imperiale. I fondi destinati ai Comuni con il progetto Divini Sapori intendono valorizzare la cultura, il turismo e l’enogastronomia dell’Alto Tavoliere, ma anche lanciare un importante messaggio di promozione condivisa. Dal 28 aprile, data dell’evento inaugurale del progetto col primo evento tenutosi a Chieuti, la ‘carovana’ di “Divini Sapori” ha percorso più di 500 chilometri per ammirare, fotografare, riprendere e raccontare in lungo e in largo i paesaggi urbani e naturali dell’Alto Tavoliere, con più di 60 luoghi visitati tra musei, castelli, siti come quello di Castel Fiorentino, antiche chiese.