EMOTIONAL KETCHUP BURST // “Bambola Di Plastica”. Un grido per chi non ha più voce.

EMOTIONAL KETCHUP BURST “BAMBOLA DI PLASTICA”   UN GRIDO PER CHI NON HA PIÙ VOCE   “Bambola di Plastica” degli EKB – Emotional Ketchup Burst è un brano che scava nella cruda realtà di chi ha perso la propria voce sotto il peso delle aspettative e delle etichette.   Come una sceneggiatura che racconta un dramma umano, il brano si fa portavoce delle storie di chi è stato ridotto a un’immagine, a un ruolo. L’autore ci fa entrare in un mondo dove un banco vuoto e un mazzo di fiori alla porta sono simboli di una memoria che svanisce in fretta, rubata dal vortice dell’informazione, finché un’altra storia occupa la scena.   “Bambola di Plastica” invita a riflettere sulla fragilità di un ricordo che si spegne troppo presto e sul destino di tante vite che rischiano di diventare solo altre notizie di passaggio.      

Gli EKB – Emotional Ketchup Burst nascono a Piombino nel 2017 come progetto strumentale e, fin dagli esordi, si distinguono nella scena indie e alternativa italiana. Inizialmente affascinati dall’elettronica, con il loro primo EP “Hyperuranion” esplorano sonorità ispirate a Brian Eno, catturando l’interesse anche all’estero e collaborando con una band di San Diego. Questa fase di contaminazione sonora e sperimentazione culmina nella trasmissione delle loro tracce sulle frequenze della radio californiana 91x.   Con il passare degli anni, sotto la guida del produttore Emiliano Pasquinucci, la band sente il bisogno di evolvere e abbracciare la lingua italiana, lavorando a nuovi pezzi che esprimono un’estetica sempre più personale. Il 2023 è un anno di svolta: a luglio pubblicano il singolo “Fantasma allo Specchio“ e in ottobre “Non Cielo Dicono”, una traccia che gioca con le assurdità del mondo moderno.  

A dicembre, con l’arrivo di Martina Biondi, la band si affida al produttore Vincenzo Mario Cristi per prepararsi all’uscita del primo album, solidificando il loro sound.   Le influenze degli EKB spaziano dal rock psichedelico allo stoner e al post-rock, in un continuo dialogo con l’indie e l’alternativa italiana, dando vita a una musica capace di evocare le atmosfere che hanno segnato le loro origini e di raccontare storie attuali e universali.