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17 luglio – BARLETTA PIANO FESTIVAL debutto italiano di ANNA AVRAMIDOU, la sedicenne pianista cipriota che ha trionfato al Franz Liszt Young Artists International Piano Competition di Weimar

Luglio 17

Per la prima volta in Italia al Barletta Piano Festival, mercoledì 17 luglio

Avramidou, l’enfant prodige

che ha trionfato a Weimar

Cipriota, sedici anni e un talento da astro nascente degli ottantotto tasti

Ha solo sedici anni, ma un talento superiore all’età anagrafica la cipriota Anna Avramidou, la vincitrice del Franz Liszt Young Artists International Piano Competition di Weimar un anno fa. E ora l’enfant prodige degli ottantotto tasti è attesa al Barletta Piano Festival, mercoledì 17 luglio (ore 21.15), nel salone dell’Hotel La Terrazza, con un programma tra Sette e Ottocento comprendente musiche di Scarlatti, Mozart, Chopin e Liszt.

Per gli appassionati sarà una fantastica occasione per scoprire un astro nascente del pianoforte, sul quale il direttore artistico Pasquale Iannone ha scelto di accendere i riflettori per primo in Italia in continuità con lo spirito del Barletta Piano Festival, da sempre vetrina privilegiata per i nuovi talenti della scena italiana e internazionale.

Nata nel gennaio 2008 a Cipro da genitori della diaspora greca, Anna Avramidou attualmente si sta specializzando in Inghilterra, dove oltre a frequentare i corsi di Tessa Nicholson alla Purcell School for Young Musicians di Londra, è stata selezionata al Leverhulme Trust per il biennio 2022-2023. Un percorso formativo che nell’ultimo anno l’ha portata a partecipare ai concerti della Leeds International Concert Season, della Royal Conservatoire of Scotland e del Hinchingbrook Performing Arts Centre.

Venendo al programma confezionato per il Barletta Piano Festival, Anna Avramidou aprirà il recital in pieno spirito settecentesco con l’estro e la fantasia di Domenico Scarlatti, del quale eseguirà due Sonate, la K 427, gioiosa e solare pagina virtuosistica tra le più celebri del musicista napoletano, e la K 206 (denominata «Andante»), caratterizzata da una diversità espressiva quasi romantica.

Seguirà la drammatica Sonata n. 14 K 458 di Mozart, testimonianza di un’ansia creativa in un periodo in cui (siamo nel 1784) il divino Amadeus è preso dalla frenetica produzione dei grandi Concerti viennesi per pianoforte, rispetto ai quali questa creazione si presenta priva di qualsiasi forma di esibizionismo virtuosistico.

Anna Avramidou metterà i piedi (e le mani) nell’Ottocento con due Mazurke di Chopin, i numeri 2 e 3 del trittico dell’op. 63, espressione dello stile asciutto ed essenziale della tarda stagione compositiva del musicista polacco, e poi con la Ballata n. 1 op. 23, tra le opere più significative dell’intero Romanticismo musicale. Nell’Ottocento si rimarrà con Liszt, che Avramidou celebrerà inizialmente con la terza delle sei Consolations, brevi brani dal tono sentimentale che sembrano fare riferimento al modello della Romanza senza parole di Mendelssohn, poi con due impervi Studi trascendentali, «Fuochi Fatui», un classico studio d’agilità, e «Paesaggio», contrassegnato da un’atmosfera poetica e sognante, prima di chiudere con «Venezia e Napoli», un supplemento degli «Anni di pellegrinaggio in Italia», brano del quale Anna Avramidou proporrà il terzo movimento «Tarantella».

Info 347.6194215 – barlettapianofestival.it – info@barlettapianofestival.it

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Data:
Luglio 17
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