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BARI – Teatro Kismet (danza) – «ESPLORARE 2024» – Martedì 19 novembre in scena il “Dance School Showcase”, creazioni di quattro licei coreutici pugliesi
Novembre 19
Prosegue la rassegna con la direzione artistica di Domenico Iannone, con il “Dance School Showcase” e le creazioni di quattro licei coreutici e artistici pugliesi.
Martedì 19 novembre, ore 21
Teatro Kismet – Bari
Martedì 19 novembre, alle 21, al Teatro Kismet di Bari prosegue la sesta edizione della rassegna «Esplorare 2024», con la direzione artistica di Domenico Iannone: in scena gli spettacoli frutto di una call realizzata dalla compagnia AltraDanza nelle scorse settimane, per la ricerca di nuove creazioni inedite o in fase di studio. Protagonisti i licei coreutici «De Nittis-Pascali» di Bari, «Epifanio Ferdinando» di Mesagne, «Leonardo da Vinci» di Bisceglie, «Ciardo Pellegrino» di Lecce. Biglietti al botteghino del Teatro Kismet e su vivaticket.com (costo 10 euro, 5 euro il ridotto), info 351.831.13.66.
Il liceo «De Nittis-Pascali» di Bari presenterà «Oltre la siepe: attesa dell’Infinito», coreografia di Roberta Ferrara e Nicola De Pascale: ispirato ai celebri versi de «L’Infinito» di Giacomo Leopardi, il lavoro esplora il rapporto tra l’uomo, il tempo e l’immensità che lo circonda, attraverso il linguaggio del corpo e della danza. Leopardi, nella sua contemplazione di un paesaggio limitato dal colle e dalla siepe, crea uno spazio mentale in cui l’orizzonte si dilata fino a toccare l’infinito, evocando un sentimento di attesa silenziosa e profonda. In questa visione, l’attesa non è un’attesa fisica, ma interiore, una sospensione del tempo e dello spazio che permette di entrare in contatto con l’eterno e l’ignoto. I danzatori incarnano la percezione leopardiana dell’infinito tra la stasi e il flusso continuo, tra la tensione verso l’oltre e la quiete dell’attesa.
Il liceo «Leonardo da Vinci» di Bisceglie porterà in scena «NATUR(a)E», coreografia di Cinzia Daddato e Sara Bizzoca: un viaggio emozionale che attraversa le dimensioni della natura ed esplora il contrasto tra l’armonia primordiale che la caratterizza e le alterazioni che subisce, con l’intervento di forze che le sono estranee. Il progetto unisce danza classica, neoclassica e contemporanea per raccontare l’evoluzione dell’idea di Natura, dal suo stato più incontaminato alla distorsione che subisce nell’era digitale.
Il liceo «Epifanio Ferdinando» di Mesagne presenterà tre coreografie: «Tissue N7», a cura delle docenti Aurelia Semeraro e Claudia Cirillo, è costruito su musiche di Phlip Glass e la danza viene espressa attraverso il gesto, la tecnica e la creatività. Non c’è storia ma solo abilità nel veicolare molteplici messaggi e creare stimoli nel pubblico che assiste a questa performance. «L’oceano e le perle», a cura di Claudia Cirillo, è un duetto tratto dal balletto «Il cavallino gobbo» di Rodion Ščedrin, ed è un esempio di brillantezza ed espressività. Le perle rappresentano lo scorrere dell’acqua nell’immensità dell’oceano. «Meine Leute», coreografia della docente Valentina Valentino, tratta del disturbo dissociativo dell’identità, in cui due o più identità si alternano nel controllo della persona. Queste identità possono avere schemi di linguaggio, temperamento e comportamento diversi da quelli normalmente associati al soggetto.
Il liceo «Ciardo Pellegrino» di Lecce proporrà cinque coreografie di repertorio, curate dai docenti Maria Rosaria Cimafonte, Chiara Scardigno, Maria Rinaldi, Dario Amedeo Candia e Alessandro Grossi. Si parte con «Medora», dal balletto «Le Corsaire», coreografia di Marius Petipa. La variazione femminile che verrà eseguita è estratta dal “pas de deux” del secondo atto. Segue l’assolo dal balletto «Who Cares?», coreografia di George Balanchine su brani di George Gershwin. Toccherà poi alla «Danza delle zingare», dal balletto «La Esmeralda» (coreografia di Jules Perrot), «Foi» (coreografia di Sidi Larbi Cherkaoui e Nicolas Vladyslav) e infine «Bella Figura» (coreografia originale di Jiří Kylián).