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BARI – Teatro Kismet – Domenica 3 novembre il coreografo libanese Omar Rajeh protagonista nel solo «Dance is not for us» – Bari
Novembre 3
Il coreografo libanese Omar Rajeh, una delle figure più importanti nella danza contemporanea, in scena con il solo «Dance is not for us».
Domenica 3 novembre, ore 21
Teatro Kismet – Bari
Domenica 3 novembre alle 21 il Bari International Gender Festival, diretto da Miki Gorizia e Tita Tummillo, porterà sul palco del Teatro Kismet, una delle figure più importanti nella danza contemporanea, il coreografo libanese Omar Rajeh, nel solo «Dance is not for us». Si tratta di un “solo” coreografato e interpretato da Omar Rajeh, che ci porta nel suo universo autobiografico, guardando alla “performance” come atto di aggregazione ed esperienza condivisa. Il corpo danzante crea le proprie regole, la propria struttura e le proprie ispirazioni, come atto di speranza, in opposizione alle strutture di potere che riducono tali dinamiche a un atto di normalità e di paura. Da solo sul palco, Rajeh danza e parola di un passato intimo che non esiste più, di un’immagine sbiadita e anche ingannevole, di un tempo che non è diventato futuro. Le immagini, i significati, i sentimenti, le persone, i momenti felici, tutto si è congelato. Come se oggi avesse a che fare con un mondo senza passato. Biglietti su dice.fm e al botteghino del teatro, info su bigff.it e su boxoffice.bigfestival@gmail.com.
Omar Rajeh ha avuto un ruolo significativo nella creazione di una scena della danza contemporanea in Libano. Ha fondato, a Beirut, Maqamat Beit El Raqs (2002) e BIPOD Beirut International Platform of Dance (2004), festival di danza fondamentale che offre un programma internazionale di spettacoli, workshop, conferenze e incontri. Con la sua compagnia Maqamat, che ha sede a Lione dal 2020, ha ottenuto dal Ministero della Cultura francese il riconoscimento di Chevalier de l’Ordre des Arts et des
Lettres «per il suo contributo e impegno al servizio della cultura». Nel corso di due decenni, Rajeh ha tessuto, esplorato e perfezionato un linguaggio coreografico unico e ha creato oltre venti opere dai profondi significati socio-politici, con cui ha partecipato a importanti festival di danza in tutto il mondo.
Con un’attenzione particolare all’inclusività e alla connessione, Rajeh ha cofondato il Masahat Dance Network, che abbraccia Libano, Siria, Palestina e Giordania, e la piattaforma MOULTAQA LEYMOUN, che promuove opportunità per artistə emergenti e affermatə residenti nei Paesi arabi. Come cofondatore di Citerne.live, piattaforma digitale, continua a innovare, collegando la tecnologia e le arti per una maggiore accessibilità.
CREDITI
BIG | Bari International Gender Festival è promosso e organizzato dalla Cooperativa sociale AL.I.C.E. (Area Arti Espressive), sostenuto dal FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo), Regione Puglia, PACT Puglia Culture a valere sul Fondo Speciale Cultura e Patrimonio Culturale L.R. 40/2016 art. 15 comma 3, Puglia Culture, Comune di Bari, dall’Ufficio Tecnico – Tavolo Tecnico LGBTQI del Comune di Bari, Ambasciata di Norvegia, il Performing Art Hub Norway e il patrocinio dell’Ambasciata del Portogallo. Il festival è realizzato in collaborazione con Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’ – Dipartimento ForPsiCOm, Archivio di Genere, Università LUM, Città Metropolitana di Bari – Biblioteca De Gemmis, Teatri Di Bari e Teatro Kismet, Fondazione Museo Pino Pascali, insieme a Articolo 12, ResExtensa, Toi Toi, Officina degli Esordi, Imago, Palazzo Fizzarotti, Fondazione H.E.A.R.T.H, Armata Brancaleone, Fondazione Dioguardi, Cantiere Evento, Octopost, Coordinamento Festival Lgbtq, Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’autore, Spine Bookstore, AiSG, LoStabile, Fondazione H.E.A.R.T, Aendor Studio, Dittongo, Experience Room, Frulez, Buò.
Media partner Salgemma Project, Radio Uniba, Uzak.
Il Focus Arte contemporanea è realizzato in coproduzione con Spazio Murat.
CONTATTI
Sito: www.bigff.it
FB: Bari International Gender festival
IG: @bari_gender_festival