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BARI – venerdì 13 settembre, il regista Gianni De Blasi presenta «L’ultima settimana di settembre»
Settembre 13
ATTILIO DE RAZZA e NICOLA PICONE e MEDUSA FILM
presentano «L’ultima settimana di settembre»
un film di GIANNI DE BLASI
con
DIEGO ABATANTUONO
BIAGIO VENDITTI
soggetto e sceneggiatura
GIANNI DE BLASI, ANTONELLA W. GAETA, PIPPO MEZZAPESA
tratto dal romanzo
L’ULTIMA SETTIMANA DI SETTEMBRE di LORENZO LICALZI
(edito da Rizzoli)
prodotto da
ATTILIO DE RAZZA e NICOLA PICONE
per TRAMP LIMITED
produttore associato
SALVATORE CARACUTA
per PASSO UNO CINEMA
una produzione TRAMP LIMITED
in associazione con PASSO UNO CINEMA e MEDUSA FILM
In collaborazione con PRIME VIDEO
distribuzione
durata: 90 minuti
PERSONAGGI E INTERPRETI
Pietro Rinaldi Diego Abatantuono
Mattia Biagio Venditti
Vanna Marit Nissen
Roberta Roberta Mattei
Marcello Luciano Scarpa
Cesare Pinuccio Sinisi
Teresa Monica Contini
Giada Guendalina Losito
Felice Dan Borduz
CREDITI
Regia di Gianni De Blasi
Soggetto e Sceneggiatura Gianni De Blasi, Antonella W. Gaeta, Pippo Mezzapesa
Tratto Dal Romanzo “L’ultima settimana di settembre” di Lorenzo Licalzi
(edizioni Rizzoli)
Fotografia Giorgio Giannoccaro
Montaggio Mattia Soranzo
Musiche Originali Andrea “Pupillo” De Rocco
Scenografia e arredi Egle Calò
Costumi Lilian Indraccolo
Trucco Ilaria Zamprioli
Parrucco Fabio Lucchetti
Suono Gianluigi Gallo
Sound designer Giacomo Rende, Claudio Spinelli
Prodotto da Attilio De Razza e Nicola Picone
Produttore Associato Salvatore Caracuta
Una produzione Tramp Limited con Medusa Film
In associazione con Passo Uno Cinema
in associazione con Medusa Film
In collaborazione con Prime Video
Distribuzione Medusa Film
SINOSSI
Pietro Rinaldi è un anziano scrittore in declino. Rimasto vedovo e ormai stanco della vita, progetta di suicidarsi nel giorno del suo compleanno ma un’inattesa tragedia sconvolge i suoi propositi. La morte improvvisa di sua figlia e del genero a causa di un incidente automobilistico, lo porta a doversi occupare del nipote adolescente Mattia. Nonno e nipote, che si sono fino ad allora ignorati, si ritrovano a vivere una dolorosa, quanto indesiderata, convivenza…
Un viaggio che si rivelerà fondamentale per loro. Colpi di scena e avvenimenti inaspettati cambieranno per sempre i loro destini.
NOTE DI REGIA
Scrittore sulla vetta del successo per molto tempo, Pietro Rinaldi ora fa i conti con il declino. Si ritrova così solo e frustrato a contemplare nel suicidio l’ultima possibilità di consacrazione.
Ma il lutto che lo investe lo costringe finalmente ad aprire gli occhi per trovare Mattia: il riflesso di sé stesso.
Il viaggio col nipote non sarà un “back to life”, ma piuttosto un mettersi allo specchio per riuscire ad accettarsi, a perdonarsi, ad ammettere di doversi annoverare tra le categorie di esseri umani che avrebbe appuntato sul suo taccuino.
Pietro, attraversando il dolore condiviso col nipote, da scrittore maledetto si riscopre improvvisamente nonno solido, originale, spiritoso e ironicamente rude. Non di quelli che raccontano le favole, ma di quelli che senza falsi moralismi, ti insegnano a crescere lasciandoti libero di sbagliare.
A sua volta Mattia ritrova un suo senso nel mondo assorbendo l’immagine dolente di Pietro, divenendo specchio necessario al nonno. Nel frattempo conserva i tratti caratteristici dell’innocenza: la passione per la pesca, l’impaccio del primo amore, la dolcezza che investirà Pietro, nel momento in cui finalmente si sentirà chiamare “nonno”.
Il road movie offre il pretesto per trovare un terreno neutro su cui muovere la coppia. Ma il nostro stile è molto distante dalla loquacità del “Viaggio con papà” di sordiana memoria o dalle atmosfere pop di “Little miss sunshine”. Il nostro film vuole essere morbido, poetico, emozionante.
Un racconto dell’“ironia della sorte” che investe tutti gli esseri umani. In questo “terreno di gioco” la macchina da presa si muove tra fiammate e pause, a centrare gli umori dei personaggi, restando ad osservarli soprattutto nel loro “non dirsi”. Da inquadrature fisse e inchiodate si scivola su movimenti di macchina fluidi, in un’osservazione ravvicinata che restituisce uno stile realistico.