Il 6 agosto serata monografica alla presenza dell’artista al Barletta Piano Festival

«Nuova Musica» con l’omaggio

al compositore Cristian Carrara

Di scena Filippo Alberto Rosso, Modesto Picci, Camilla Chiga e Angelo Nasuto

Si va verso la conclusione del Barletta Piano Festival diretto da Pasquale Iannone, che martedì 6 agosto (ore 21.15), nel salone dell’Hotel La Terrazza, propone un incontro con il compositore Cristian Carrara, due settimane fa riconfermato sino alla fine del 2027 direttore artistico della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi e noto al pubblico pugliese anche per aver scritto una fortunata «Cenerentola» andata in scena qualche anno fa al Teatro Petruzzelli di Bari per la programmazione dell’ente lirico.

L’appuntamento con Carrara, realizzato in collaborazione con Piano City di Pordenone, città nella quale il compositore è nato nel 1977, prevede un prologo parlato con un’intervista al protagonista del giornalista Livio Costarella. A seguire si ascolteranno varie creazioni dell’autore friulano attraverso l’interpretazione di altrettanti pianisti di grande talento. Inizierà Filippo Alberto Rosso, anche lui di Pordenone, con una selezione da «A Piano Diary» comprendente «Kalandia», «A Box of Toys», «Alba a Mont-Saint-Michel», «Aquileia», «Corale per un bimbo» e «A Prayer». Poi toccherà al salentino Modesto Picci e alla brindisina Camilla Chiga dividersi i sei brani tratti da «Dante d’Improvviso», mentre il foggiano Angelo Nasuto eseguirà in prima assoluta «Il Castello dell’Anima» commissionato al compositore proprio dal Barletta Piano Festival.

Considerato tra gli autori più originali della sua generazione, Carrara scrive prevalentemente musica sinfonica e cameristica, ma anche opere destinate al teatro musicale e alla televisione. Già consulente artistico del sovrintendente al Teatro Lirico di Trieste, coordinatore artistico dell’Orchestra della Toscana e presidente della commissione cultura della Regione Lazio, Carrara è stato sinora pubblicato da Casa Musicale Sonzogno, Edizioni Curci e Edizioni Stradivarius. Tra i suoi lavori teatrali vanno ricordate le opere «La piccola vedetta lombarda» in un allestimento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, «Oliver Twist», «Alto sui pedali» e «Il giocatore». Del catalogo sinfonico vanno citati almeno il «Magnificat», «Meditation for pedal piano and orchestra», «Destinazione del sangue», «Liber Mundi», «Tales from the underground», «Ondanomala» e «Vivaldi. In memoriam», quest’ultima creazione realizzata su commissione del Maggio Musicale Fiorentino. Per quanto riguarda la musica da camera, tra i lavori più eseguiti di Carrara si segnalano «Luce», «Pater», «Bianco», «Luduse» e la succitata raccolta di pezzi pianistici «A Piano Diary».

Sono anche da ricordare «War Silence» per pianoforte e orchestra su commissione del Festival di Ravello eseguita dall’Orchestra del Teatro La Fenice, il doppio concerto per violino, violoncello e orchestra «Machpela» prodotto dalla Santa Barbara Symphony Orchestra, con Francesca Dego al violino e il primo violoncello della Los Angeles Philharmonic, Robert DeMaine, e il concerto per viola ed orchestra «The Waste Land» commissionato dal Mittelfest di Cividale del Friuli ed eseguito in prima assoluta dalla Slovenian Philarmonic con Danusha Waskiewicz, già prima viola dei Berliner Philharmoniker.

Nel repertorio di Cristian Carrara figurano anche il pezzo per flauto e orchestra d’archi «I am Home» commissionato da Claudio Scimone e da quest’ultimo diretto con I Solisti Veneti, il concerto per violino «Luci danzanti nella notte» dedicato a Francesca Dego, «4 Emotions» per flauto e orchestra d’archi, «O somma luce» per flauto e coro misto, «The Devil’s Bridge» per violoncello e orchestra, l’opera lirica dedicata a Dante Alighieri «Rapimenti d’amore», la liturgia sacra «Transitus» su San Francesco commissionata dal Ravenna Festival e l’opera lirica «Voci da Hebron» realizzata quest’anno per il Teatro Pavarotti-Freni di Modena e Opera Theatre de Metz Metropole.

Info 347.6194215 – barlettapianofestival.it – info@barlettapianofestival.it.