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Giovedì 19 settembre Ascanio Celestini con “Radio Clandestina” chiude la settima edizione di Crita. Festival delle arti
Settembre 19
CRITA – FESTIVAL DELLE ARTI
VII EDIZIONE
“Ridotti all’osso”
ASCANIO CELESTINI CON “RADIO CLANDESTINA” CHIUDE LA SETTIMA EDIZIONE DI “CRITA. FESTIVAL DELLE ARTI”
È affidata ad Ascanio Celestini, attore, regista, scrittore e drammaturgo, la chiusura della settima edizione di “Crita. Festival delle arti”, rassegna itinerante di teatro, musica e danza, ideata e organizzata dalla cooperativa Ventinovenove, con la direzione artistica di Gabriele Polimeno e Mary Negro.
Giovedì 19 settembre, a Collepasso, negli spazi del Palazzo Baronale (ingresso libero con prenotazione), alle 21, va in scena il suo “Radio Clandestina”, un racconto della lotta partigiana e dell’occupazione di Roma, dell’eccidio delle Fosse Ardeatine e dell’azione di via Rasella. Lo spettacolo riflette sulla storia e sulla memoria a partire da uno degli episodi più tragici dell’occupazione nazista.
“Radio Clandestina” è tratto dai materiali del volume dello storico Alessandro Portelli raccolti ne “L’ordine è già stato eseguito”. Il libro raccoglie 200 interviste che testimoniano quanto questa storia sia ancora viva nella memoria di una intera città: è la storia delle donne che vanno a cercare i loro uomini, delle mogli che lavorano negli anni ‘50 e dei figli e dei nipoti che quella storia ancora la raccontano. “Il racconto della lotta partigiana e dell’occupazione di Roma viene spesso riferito in maniera confusa”, scrive Ascanio Celestini, “soprattutto l’eccidio delle Fosse Ardeatine e l’azione di via Rasella che lo precedette sono parte di una storia raccontata ‘al contrario’. Partendo dal libro di Alessandro Portelli in ‘Radio Clandestina’ do voce a quella parte orale della storia che ancora racconta quei giorni in maniera viva, diretta e non rovesciata”.
L’evento è promosso in collaborazione e con il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Collepasso.
“Crita – Festival delle arti” è una rassegna che mira a proporre un’offerta culturale e teatrale di qualità nelle aree più periferiche. Il nome “Crita” deriva da un termine tipico del dialetto locale che ha una doppia valenza: il “critare” è l’atto del gridare e del farsi sentire. Ma significa anche “creta”, argilla, materia tipica del territorio dalla cui lavorazione nascono manufatti artigianali che da sempre identificano il Salento dalle mille sfaccettature creative. Negli anni ha assunto un’altra valenza, ovvero trasformare i luoghi non usuali per il teatro o l’arte, vestendoli con “nuovi abiti” come le piazze, i frantoi, palazzi storici e altri, ospitando letterati, filosofi, musica da camera educando la comunità a viverli diversamente. Il primo artista a raccogliere la sfida fu l’attore e regista salentino, il premio UBU Mario Perrotta a cui si sono aggiunti in seguito Gianni Ciardo, Redi Hasa, Christian Di Domenico, Maria Mazzotta, Angela De Gaetano, Fabrizio Saccomanno, Franco Ferrante, Daniela Baldassarra, Mauro Racanati, Luciano Trombetta e molti altri.
“Ridotti all’osso”, è il tema dell’edizione 2024 da intendersi come l’esigenza di lasciar andar via tutto ciò che è superficiale, non necessario e tutto ciò che non è bellezza. Ma è anche una denuncia dello stato di salute del mondo della cultura e dello spettacolo dal vivo: precari nella vita e nel lavoro; relegati agli avanzi di tempo, agli avanzi economici, agli avanzi di strategie e visioni inesistenti.
“Crita diventa un progetto annuale”, spiegano gli ideatori Gabriele Polimeno e Mary Negro, “con una parentesi estiva più intensa di programmazione. Sentivamo la necessità di tracciare una direzione e seguire un percorso che non iniziasse e finisse nel solo periodo estivo, abbracciando e approfondendo diverse tematiche. A ottobre partirà ‘Crita: rosso rame’, una serie di appuntamenti su pari opportunità e disparità di genere, promosso e sostenuto dal Consiglio della Regione Puglia nell’ambito del bando ‘Futura – La Puglia per la Parità’. Alla settima edizione e alla vigilia dei dieci anni dalla fondazione di Ventinovenove sentivamo di dover andare verso nuove direzioni”.
Crita – Festival delle arti è una rassegna di teatro, musica e danza itinerante ideata e diretta da Gabriele Polimeno e Mary Negro, con la produzione della cooperativa Ventinovenove. Partner della manifestazione i Comuni di Caprarica di Lecce, Collepasso, Cutrofiano, Galatone, Bagnolo del Salento e Nardò e altre realtà private e istituzionali: Legacoop Puglia, Distretto Produttivo Puglia Creativa, Pro Loco Cutrofiano, Azienda Fratelli Colì SRL, Jata Aps, Zeronovenove Srl, Confartigianato Lecce e 34 esimo Fuso.
Info: 353/4294041; 339/5745559; 329/3345515; daimon@29nove.com; www.29nove.com