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“movimenti terra”, il nuovo libro di Simona Cleopazzo edito da Collettiva edizioni indipendenti. Presentazione lunedì 01 luglio, c/o Biblioteca Bernardini, Lecce

Luglio 1

la lotta di classe è un tam tam di sorrisi e parole che servono a tutti

 

“movimenti terra” è il nuovo libro di Simona Cleopazzo

Edito da Collettiva edizioni indipendenti

Poesia operaia: il corpo testimone dell’indicibile nel lavoro delle donne

 

ore 19.30

Non è insolito che la poesia esplori l’animo umano, si renda strumento di conoscenza delle istanze emotive e psichiche dei viventi. Può, nel suo dinamismo, decidere di percorrere direzioni sociali e politiche indagando ambienti specifici, come quello delle fabbriche, o dei locali dove studentesse lavoratrici cercano di conciliare la propria costruzione tramite lo studio universitario, e una quotidianità mai accomodante. Il focus del libro “movimenti terra”, è il lavoro, quello sommerso o sottopagato delle donne, con tutte le ricadute che questo comporta; i segni lasciati nel corpo, la poca o inesistente tutela per la salute, le condizioni di necessità assioma della sottomissione. La poeta affida al corpo il compito di raccontare l’indicibile che così può trovare espressione, dunque non solo mezzo che consente di stare al mondo ma termometro di intere classi sociali.

Edito nella collana “Prose minime”, il volume verrà presentato a Lecce lunedì 01 luglio 2024 alle ore 19:30 al Convitto Palmieri. Simona Cleopazzo dialogherà con Angelo Salento professore ordinario della cattedra di Sociologia dei processi economici e del lavoro (Unisalento), Alessandra Lupo giornalista NuovoQuotidiano, Mauro Marino e Stefania Zecca.

 

 

 

Il libro

 

In apertura due poesie dedicate a Ivan e Nella Nobili. Il primo, amico di Cleopazzo, la seconda, poeta, a significare che la verità è trasversale. Cosa hanno in comune? Dove si muove la poesia? Siamo nel mondo operaio, nelle geometrie delle fabbriche, dei macchinari, degli allarmi che suonano perché un corpo ci è finito dentro: È un inferno la macchina risucchia – operai/blocca tutto. La rabbia, l’offesa, la condizione del silenzio/bisogno. Le operaie non possono ribellarsi perché impiegate per generazioni madri – figlie – nipoti cognate…prima di reclamare devono fare una moltiplicazione. È vita che si tocca tangibile, qui nulla è astratto tutto è materico come solo una quotidianità che ripete se stessa giorni, mesi, anni sa esserlo. Materico è il corpo nel suo dirsi, nei lembi di pelle che saltano sotto l’affettatrice, nel taglio del parto, nelle ovaie cariche di sangue. Il corpo si fa agente narrante delle dinamiche di potere, è il testimone laddove la parola deve tacere, indicatore dello stato critico delle cose. Raccontare la realtà di molti, elevarsi dal genere per farsi voce del vivente. Un poema che si fa carico di istanze sociali e si fa quindi scrittura politica. Un lessico crudo, diretto che non vuole edulcorare la realtà, al contrario ha l’intento di rispecchiare una verità nel modo più fedele, punta allo stordimento del lettore per provocarne la riflessione. Nessun fronzolo dunque, ma un lavoro di cesellatura e sottrazione affinché l’essenziale sia visibile (dalla nota di Stefania Zecca).

 

 

 

 

L’autrice

Simona Cleopazzo ha pubblicato i romanzi “Tre noci moscate nella dote della sposa” (Lupo Editore, 2012), “Irene e Frida” (Musicaos editore, 2016), “150+1 poesie” (Collettiva edizioni indipendenti, 2018), “Questi giorni” (Sensibili alle foglie, 2020). Attualmente cura le Conversazioni filosofiche e femministe a domicilio, il laboratorio permanente di scrittura poetica: Parole, segni, svolazzi

 

 

 

 

 

 “movimenti terra”

con la nota di Stefania Zecca
prose minime | 13
cura editoriale Simona Cleopazzo e Stefania Zecca

traduzione inglese di Micol Grasso
pag. 110
prezzo euro 15
ISBN 9788894737899

Dettagli

Data:
Luglio 1
Categoria Evento: