EX OSPEDALE, IN ARRIVO NUOVI MEDICI PER IL SERVIZIO DI CONTINUITÀ ASSISTENZIALE

Accolta una richiesta dell’amministrazione comunale. Ospedale di Comunità da 15 a 20 posti

Tollemeto: “Da anni sollecitiamo Regione e Asl sulle sacrosante aspettative dei neretini”

Il tema delle criticità relative all’ex ospedale e quello collegato dei contenuti del protocollo d’intesa del 2013 (tra Regione Puglia, Asl Lecce e Comune di Nardò) sono oggetto di un confronto costante tra il Comune di Nardò e gli altri soggetti istituzionali interessati.

Solo per restare agli ultimi segmenti di questo percorso di dialogo, risale al 21 giugno 2022 una nota a firma del sindaco Pippi Mellone e del consigliere delegato ai Servizi Sanitari e al Pnrr Ettore Tollemeto, indirizzata all’allora assessore alla Sanità della Regione Puglia Rocco Palese e all’allora direttore generale della Asl Lecce Rodolfo Rollo, in cui si chiedeva conto (rispetto ai contenuti del protocollo) della mancata attivazione di Gastroenterologia, Medicina dello Sport, Rsa R1 e Centro Risvegli e si indicavano le urgenze strutturali (ristrutturazione sala operatoria dismessa del terzo piano e recupero dell’ex laboratorio analisi e dell’ala ex Medicina) e le varie necessità dell’area specialistica in termini di ore settimanali e di attivazioni. Peraltro, si chiedeva di potenziare con almeno una unità infermieristica la ex Guardia Medica (servizio di continuità assistenziale). La stessa nota, soprattutto, evidenziava l’occasione rappresentata dai fondi del Pnrr per il potenziamento dei servizi sanitari.

Il 5 dicembre 2022 Ettore Tollemeto aggiornava il quadro delle richieste e delle sollecitazioni alla Asl Lecce, alla luce della nomina del commissario straordinario Stefano Rossi. Tra queste, anche l’opportunità di un incremento dei posti letto dell’Ospedale di Comunità da 15 a 20.

Ad agosto 2023, poi, si è tenuto un incontro (nella giornata del 23) per fare il punto della situazione, sollecitato sempre dall’amministrazione comunale su iniziativa del consigliere Tollemeto. A questo incontro hanno preso parte, oltre allo stesso Tollemeto, il direttore generale della Asl Lecce Stefano Rossi, l’allora direttore sanitario Antonio Bray e il direttore del distretto di Nardò Oronzo Borgia. In una nota scritta a seguito dell’incontro, Oronzo Borgia informava, tra le altre cose, che la realizzazione delle opere da progetto per l’Ospedale di Comunità risultava all’epoca in linea con i tempi previsti dal Pnrr e che la possibilità che i medici di medicina generale potessero collaborare presso i pronto soccorso ospedalieri era all’attenzione della direzione della Asl.

Il 25 luglio scorso, Ettore Tollemeto ha chiesto (con nota inviata alla direzione generale della Asl Lecce e alla direzione del distretto) un ennesimo aggiornamento della situazione, cui è seguita pochi giorni dopo comunicazione del direttore generale della Asl Lecce Stefano Rossi e del direttore del distretto di Nardò Oronzo Borgia che, tra le altre cose, ha reso noto l’inizio (a giugno) dei lavori di ampliamento dell’Ospedale di Comunità fino a 20 posti (ultimazione prevista entro maggio 2025) e la prevista ultimazione dei lavori di adeguamento strutturale dell’ex laboratorio analisi, da adibire a Centrale Operativa Territoriale.

Nei giorni scorsi, una nuova nota a firma di Stefano Rossi e Oronzo Borgia ha informato l’amministrazione comunale che, in seguito a una espressa richiesta della stessa amministrazione, l’Asl ha disposto l’assegnazione al servizio distrettuale di continuità assistenziale di personale medico al fine di potenziarne l’attività (che al momento è garantita da un medico per 7 ore al giorno, da lunedì al venerdì). Questa mattina, con nota del sindaco Pippi Mellone e del consigliere Ettore Tollemeto, l’amministrazione comunale ha chiesto lumi circa le modalità e i tempi di tale, previsto, potenziamento.

È utile ricordare che il servizio distrettuale di continuità assistenziale è un servizio attivato nel 2018 solo nel distretto di Nardò con l’obiettivo di assorbire i disagi della chiusura del punto di primo intervento distrettuale ed è aggiuntivo rispetto al normale servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica), garantito da due medici che operano per turno prefestivo, festivo e notturno, tutti i mesi dell’anno.

Così come va sottolineato che l’amministrazione comunale reclama puntigliosamente il ripristino delle sale operatorie, oggi con carenze strutturali, punto essenziale per il rispetto dei contenuti del protocollo del 2013. Anche su questo Regione e Asl si sono impegnate a procedere per colmare tali carenze.

“È tornato d’attualità in questi giorni – dice Ettore Tollemeto – il tema del presidio territoriale di assistenza di Nardò che per l’amministrazione comunale è d’attualità da sempre, semplicemente perché dialoghiamo costantemente con Regione e Asl, chiediamo confronti, sollecitiamo, portiamo le sacrosante aspettative sulla sanità e sui servizi sanitari della gente di Nardò. Riteniamo doveroso oggi un aggiornamento ai nostri concittadini alla luce del fatto che l’Asl ha disposto il potenziamento del servizio distrettuale di continuità assistenziale. Rafforzando un presidio diciamo di “prime cure” che è di vitale importanza dopo la soppressione del vecchio pronto soccorso. Naturalmente, continueremo a difendere i diritti dei cittadini di Nardò sui servizi dell’ex ospedale e in generale il diritto alla salute degli stessi”.