Federmoda Confcommercio Lecce “Venerdì 5 gennaio partono i saldi invernali”

“Questi saldi, più che mai rispetto agli anni passati considerando le alte temperature dei mesi scorsi che hanno congelato acquisti e stock nei punti vendita, rappresenteranno un’eccezionale opportunità per i consumatori che potranno trovare nei nostri negozi di moda un vasto assortimento di prodotti di altissima qualità a prezzi molto convenienti.”

Queste le prime dichiarazioni del Presidente Provinciale di Federmoda Confcommercio Lecce, Andrea De Tommasi. In Puglia, non con poche perplessità e rimostranze degli addetti ai lavori indirizzate in autunno ai vertici regionali e nazionali, i saldi invernali sono in programma dal 5 gennaio al 28 febbraio 2024.

Proprio per tutelare esercenti e consumatori e garantire il corretto acquisto degli articoli durante il periodo dei saldi, che stando alle previsioni dovrebbe generare alti volumi di shopping, ricordiamo alcuni principi di base:

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla

discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la

riduzione o la restituzione del prezzo pagato (art. 135 bis del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati (artt. 52 e ss. del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo);

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante;

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless;

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo;

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi (Art. 17 bis D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo introdotto dal D.Lgs. n. 26/2023 di recepimento della Direttiva UE «Omnibus»).

“Ci auguriamo, ovviamente, che i mesi di Gennaio e Febbraio possano aiutare tutti i colleghi a contenere i danni causati da fattori come quelli climatici che certamente non possiamo controllare e siamo ancora speranzosi che in futuro la politica ci aiuti a prevenire l’eventuale ripetersi di tali circostanze. Noi, dal canto nostro, come Sindacato faremo il massimo per contrastare i nostri competitor on line attraverso attività di co-marketing ed eventi per non perdere quel legame magico coi clienti all’interno delle nostre attività.” queste le riflessioni finali del Presidente Provinciale De Tommasi