Sono quasi 20mila i cavalli allevati in Puglia, con un aumento dei capi del 32% negli ultimi 5 anni, un patrimonio consistente a conferma del lavoro quotidiano degli allevatori ma anche della passione di turisti e pugliesi per le passeggiate e il turismo equestre nei 51 agriturismi in cui è offerta l’attività di equitazione, senza dimenticare però l’attività sportiva e la pet therapy. E’ quanto emerge dalle elaborazioni di Coldiretti Puglia, sulla base della Banca Dati Nazionale, in occasione della 126esima edizione di Fieracavalli a Verona.
Ma in Puglia sono allevati anche 3mila tra asini, muli, bardotti – aggiunge Coldiretti Puglia – al centro dell’attività per gli adulti, ma soprattutto per i bambini impegnati nelle lezioni di educazione alimentare e ambientale. Laboratori sensoriali ed esperienze guidate, l’arte della cura e bellezza dei cavalli, la sana merenda per i pony, la storia delle razze equine abili in campagna e della transumanza sono solo alcune delle attività proposte da donne Impresa della Coldiretti per far conoscere il mondo del cavallo.
Salgono a quasi 12 milioni gli italiani (+18%) che si sono dichiarati coinvolti nel “mondo cavallo” almeno una volta negli ultimi 12 mesi – afferma Coldiretti – per la maggior parte tra i millennials (28-43 anni), le famiglie con altri appassionati di cavalli e gli sportivi. Aumenta anche lo zoccolo duro: secondo il sondaggio, sono infatti 3,6 milioni i praticanti (il 10% degli italiani maggiorenni, il 20% in più sul 2018) impegnati in passeggiate (9%), vacanze a cavallo (3%) e sport equestri (7%). Una spinta al turismo viene dalle campagne italiane dove sono quasi 1400 le aziende agrituristiche dove viene svolta attività di equitazione.
Con 32 razze tutte italiane, il Belpaese – sottolinea la Coldiretti – vanta la maggiore biodiversità equina d’Europa con il patrimonio equino che coinvolge oltre 3 milioni di italiani fra sportivi e amanti di passeggiate fra boschi e sentieri in collina, pianura o al mare su 7mila chilometri di percorsi da nord a sud della penisola.
Un patrimonio importante per il turismo Made in Italy ma anche per la formazione delle nuove generazioni nelle fattorie didattiche e per la salute con la pet therapy. Fra le pratiche di agricoltura sociale vi sono infatti – continua la Coldiretti – i servizi di cura e assistenza terapeutica come l‘ippoterapia. Il turismo in sella è complementare ad altre forme di vacanza a contatto con la natura e con la ricerca di specialità enogastronomiche che – precisa la Coldiretti – rappresentano il valore aggiunto delle vacanze in agriturismo.