Iniziano le attività del progetto “Il Ritorno dei Dauni”, saranno coinvolti 200 studenti
FOGGIA – Nell’ambito della valorizzazione dei musei e delle attività connesse alla conoscenza del patrimonio culturale diffuso sul territorio pugliese, l’ETS InnoDATA s.c.s. è al lavoro con l’obiettivo generale di coinvolgere un pubblico il più ampio possibile per avvicinarlo all’uso consapevole, alla fruizione e alla conoscenza dei beni culturali, degli istituti e dei luoghi della cultura, con specifico riferimento ai Musei, attraverso la realizzazione di progetti e iniziative dedicati. In occasione dell’avviso pubblico della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura “TOCC – Transizione Digitale Organismi Culturali e Creativi, l’ETS InnoDATA s.c.s. ha presentato il progetto “Il Ritorno dei Dauni”, in partenariato con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio province BAT e FG, la Direzione regionale Musei Puglia (Museo archeologico nazionale di Canosa di Puglia e Museo archeologico nazionale e Castello di Manfredonia), la Regione Puglia (Polo Biblio Museale della BAT con la Biblioteca regionale Canosa di Puglia; Polo Biblio-Museale di Foggia, con Biblioteca La Magna Capitana e Museo del Territorio); il Comune di Foggia con il Museo Civico di Foggia; il Comune di Canosa di Puglia, l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore De Nittis di Canosa di Puglia, il Liceo Statale Enrico Fermi Canosa di Puglia-Minervino Murge, l’Istituto Tecnico Economico Pascal di Foggia e l’Istituto Tecnico Economico Giannone-Masi di Foggia, nonché della Fondazione Archeologica Canosina (FAC) e della Fondazione Arkidea. Il progetto ha l’obiettivo di favorire l’avanzamento del livello di maturità tecnologica delle organizzazioni culturali e creative italiane; di creare strumenti innovativi; di incentivare il rinnovamento digitale dei presidi culturali e utilizzare le nuove tecnologie per rendere accessibili i contenuti culturali e le complessità legate al territorio, anche in termini di percezione del patrimonio e di miglioramento della qualità della vita attraverso la creatività contemporanea; di favorire l’integrazione all’interno delle dinamiche collettive e l’inclusione della cittadinanza attiva nell’ambito dell’accesso alla cultura, in particolare nelle aree marginali.
Il Ritorno dei Dauni nasce dall’idea di potenziare e migliorare lo spettacolo-laboratorio in real-time Dauni Story ideato e curato da Mira aps e dalla Piccola Compagnia Impertinente aps, realtà associative specializzate nel settore culturale regionale. Il Ritorno dei Dauni vuole congiungere le istituzioni culturali della Puglia, in particolare la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio province BAT e FG, la Direzione regionale Musei Puglia del Ministero della Cultura, il Polo Biblio-Museale di Foggia e il Polo Biblio-Museale della BAT, con l’ambizione di creare una solida sinergia sui territori, capace di offrire l’occasione di poter conoscere in modo attivo e partecipato il patrimonio culturale. “Dauni Story” cresce e continua a raccontare la storia meravigliosa del popolo dei Dauni. Nella prima fase le scuole, affiancate dagli esperti di InnoDATA e da Luciana Stella coordinatrice del progetto per i Poli Biblio-Museali, con la supervisione scientifica della Soprintendente Anita Guarnieri e del Funzionario Archeologo Italo Maria Muntoni, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per BAT e Foggia, della Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia Anita Rocco, della Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Manfredonia Annalisa Treglia e la collaborazione tecnica delle direttrici Gabriella Berardi e Rosa Anna Asselta rispettivamente del Polo Biblio-Museale di Foggia e Polo Biblio-Museale della BAT, realizzeranno prodotti multimediali e tecnologici che verranno sia inseriti nello spettacolo laboratorio Dauni Story, sia utilizzati per la realizzazione e successiva pubblicazione di un libro speciale interattivo. Il libro verrà consegnato alle biblioteche della Regione Puglia e a quelle scolastiche in modo da recuperare e rielaborare la memoria collettiva e lasciare traccia di una delle storie più importanti che unisce i territori e crea ponti e corridoi culturali. Un team di docenti specializzati in diversi ambiti coordinerà circa 200 alunni e alunne degli istituti scolastici coinvolti.