Il Presidente Gimbe, Cartabellotta, al corso del Policlinico:
“Rilanciare le politiche sul capitale umano”
Investire sul personale sanitario, programmare adeguatamente il fabbisogno di medici, specialisti e altri professionisti del settore, innovare i processi di formazione e valutazione delle competenze. Sono questi gli interventi per rilanciare le politiche sul capitale umano in sanità illustrati dal Presidente della Fondazione Gimbe (Gruppo italiano per la medicina basata sulle evidenze) Dott. Nino Cartabellotta, durante un incontro formativo sul Rischio clinico, che si è tenuto nei giorni scorsi presso la Sala Turtur del Policlinico di Foggia. Erano presenti il Rettore dell’Università di Foggia Prof. Lorenzo Lo Muzio, il Direttore Generale Dott. Giuseppe Pasqualone, il Direttore Sanitario Dott. Leonardo Miscio e il Direttore Amministrativo Dott.ssa Elisabetta Esposito del Policlinico di Foggia.
“Colgo l’occasione – ha dichiarato il Rettore – per ringraziare il dottor Cartabellotta per essere intervenuto qui a Foggia a presentare gli ultimi dati elaborati dal Gimbe sul nostro Servizio sanitario nazionale, nel sesto Rapporto della Fondazione. Uno dei problemi più scottanti – ha aggiunto – è la mobilità sanitaria, che evidenzia le differenze ancora esistenti tra Nord e Sud. La presenza di presidi di alta qualificazione, come l’Azienda Mista universitaria-ospedaliera guidata dal dottor Pasqualone, non riesce a soddisfare tutte le richieste del territorio, per cui sarebbero necessarie maggiori risorse per le regioni meridionali”.
“Gli interventi a favore del capitale umano – ha precisato Cartabellotta – sono fondamentali per valorizzare e motivare il personale, che è la colonna portante del Servizio sanitario nazionale. Dobbiamo mettere la salute – ha proseguito – al centro di tutte le decisioni politiche non solo sanitarie, ma anche ambientali, industriali, sociali, economiche e fiscali. Occorre garantire l’uniforme esigibilità dei Livelli essenziali di assistenza in tutto il territorio nazionale, con un aggiornamento continuo e un rigoroso monitoraggio. La Puglia è sotto la media nazionale, sia come numero di infermieri che come numero di medici, ma è l’unica Regione del Sud che è risultata adempiente ai Lea sia nel 2020 che nel 2021″.
“Condividiamo appieno – ha dichiarato Pasqualone – l’idea della Fondazione Gimbe di un patto sociale e politico per rilanciare un modello di sanità pubblica, equa e universalistica. Questo obiettivo si può raggiungere soltanto se riconosciamo che il patrimonio intangibile di tutte le imprese è il fattore umano. Molti economisti, cito per esempio Stian Westlake e Jonathan Haskel, evidenziano che il valore aziendale è anche il prodotto delle competenze delle singole persone. E su queste bisogna puntare, con una attenta programmazione”.
Sul tema del corso si è soffermato il Direttore Sanitario del Policlinico di Foggia. “La gestione del Rischio clinico – ha detto Miscio – rappresenta tutte quelle azioni realizzate con l’obiettivo di migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie e garantire la sicurezza dei pazienti. Sul punto il Ministero della Salute ha un programma dettagliato: in questo campo rientrano le raccomandazioni; il monitoraggio e l’analisi degli eventi sentinella, quegli episodi di particolare gravità, che causano morte o gravi danni al paziente; le verifiche ispettive, tramite l’Unità di crisi; il monitoraggio degli adempimenti regionali e la verifica con il questionario Lea e il Sistema di monitoraggio delle azioni regionali di controllo delle infezioni correlate all’assistenza. Soltanto attraverso questi interventi si promuove una cultura della salute più vicina a pazienti e operatori sanitari”.
La prima edizione del corso si concluderà l’8 febbraio 20024 dalle ore 9.00 alle ore 18.30 presso la biblioteca di Anatomia Patologica del Policlinico di Foggia. La seconda edizione si terrà nelle giornate del 9 – 19 e 20 febbraio 2024.