Leggi, strumenti e limiti da superare nel sostegno ai minori che hanno genitori in carcere
Giovedì 2 maggio, il confronto tra alcuni dei più autorevoli esperti nazionali del problema
L’evento organizzato da Camera Minorile e Comune di Foggia per i “100 giorni della legalità”
InterverràFelice Maurizio D’Ettore, Garante nazionale dei diritti delle persone detenute
FOGGIA – La deprivazione affettiva, lo stigma sociale, l’enorme difficoltà da parte dei bambini di comprendere appieno e di poter vivere il più serenamente possibile una condizione, quella di essere figlio di un genitore detenuto, che crea traumi e ferite molto dolorose. In Italia, sono più di 100mila i bambini con uno o entrambi i genitori detenuti in carcere. In che modo e con quali strumenti è possibile aiutarli a godere del loro sacrosanto diritto alla bigenitorialità e quali sono gli ostacoli e i limiti da affrontare, da parte della società, per assicurare loro un aiuto e un sostegno efficaci? È questa la complessa questione sulla quale, giovedì 2 maggio 2024, con inizio alle ore 15 nell’aula consiliare di Palazzo di Città, a Foggia si terrà un importante convegno nazionale. L’iniziativa, nell’ambito del progetto dei “100 giorni per la legalità e la lotta alle mafie”, è organizzata dalla Camera Minorile di Capitanata e dal Comune di Foggia, con la collaborazione e il patrocinio di Comitato Unicef Foggia, Ordine degli Avvocati di Foggia, Camera Penale di Capitanata e Unione Nazionale Camere Minorili.
Il diritto alla bigenitorialità dei figli di genitori detenuti, per reati esterni alla famiglia e alla relazione familiare, presenta grandi complessità legate a condizioni personali, familiari, culturali e sociali. Il legame dei figli con i genitori detenuti è connotato nella maggioranza dei casi da profondo affetto, bisogno di incontro e confronto; oppure, in diversi casi, da risentimento e negazione. Criticità e complessità relazionali di cui tener conto sono il rischio di identificazione, la linea sottile tra comprensione e giudizio, perdono e rinnegamento, oppure l’emulazione e l’idealizzazione di un genitore lontano. Anche un supporto al genitore collocatario appare fondamentale quanto necessario nella gestione della relazione tra il figlio e l’altro genitore ristretto.
IL PROGRAMMA. Ad aprire i lavori del convegno, moderati dall’avvocato Ermenegildo Russo, saranno i saluti di: Maria Aida Episcopo, sindaca di Foggia; Giulio De Santis, assessore alla Legalità del Comune di Foggia; Anna Lucia Celentano, presidente della Camera Minorile di Capitanata; Maria Emilia De Martinis, settore psicosociale-pedagogico dell’Unione Nazionale Camere Minorili; Gianluca Ursitti, presidente del Consiglio dell’Ordine Forense di Foggia; Giulia Magliulo, Direttrice della Casa circondariale di Foggia. A seguire, sarà proiettato “La luce dentro”, film-documentario di Luciano Toriello. I temi del convegno saranno introdotti dagli interventi di Ludovico Vaccaro, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, e di Felice Maurizio D’Ettore, Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale. Sui diversi e specifici aspetti delle problematiche oggetto del convegno interverranno: Piero Rossi, Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale; Roberto Casella, Foro di Bologna-direttivo UNCM; Clara Goffredo, Magistrato di sorveglianza; Adelaide Minenna, Giudice Ordinario presso il Tribunale per i Minorenni di Bari; Mirella Enza Pina Malcangi, Direttrice UEPE Foggia. Le conclusioni saranno affidate a Giulio Treggiari, presidente della Camera Penale di Capitanata.