L’IMPORTANZA DI DONARE SANGUE ANCHE SUL POSTO DI LAVORO
DA MARZO UNA SERIE D’INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE FINANZIATE DALL’UFFICIO DI PARITÀ
Partiranno a marzo degli incontri miranti a sottolineare l’importanza del donare sangue anche sul posto di lavoro. L’iniziativa è stata finanziata dalla Consigliera di Parità, Assunta di Matteo, ed è coorganizzata insieme all’associazione FIDAS Regionale e Nazionale.
Ogni giorno, per far fronte ad una miriade d’interventi e problematiche, la richiesta di sangue è altissima nella sanità, infatti, oltre agli eventi eccezionali come terremoti, incidenti o disastri, essa deve affrontare varie emergenze in cui si necessita di sangue: nei trapianti, negli interventi chirurgici, nei servizi di primo soccorso, nelle terapie contro tumori e leucemie, nella combinazione dei farmaci plasmaderivati utilizzati per contrastare patologie importanti quali anemie croniche, emofilia, malattie del fegato, deficit immunologici o nella profilassi di infezioni come il tetano e l’epatite B.
«Donare sangue sul posto di lavoro – dichiara la di Matteo – può diventare, nel contempo, un importante strumento di prevenzione medica. Il lavoratore ha diritto all’indennità per le ore di permesso necessarie agli accertamenti ed ai prelievi preliminari, per le giornate di assenza dedicate alla donazione, nonché a quelle necessarie per la convalescenza, finalizzate al successivo ripristino delle forze fisiche. Donare è un atto d’amore – prosegue la Consigliera – e se si vuole un mondo migliore bisogna iniziare ad offrire piccoli gesti che non costano nulla, ma possono sia migliorare la qualità della vita delle persone sia rendere il mondo un posto migliore in cui vivere».
A Foggia, come per il resto d’Italia, a causa di una popolazione sempre più anziana e ai flussi migratori si corre il rischio di non riuscire ad avere sangue a sufficienza.
«Il sangue e i suoi componenti – afferma il presidente Michele Tenace – sono presidi terapeutici indispensabili per la vita e purtroppo non sono riproducibili in laboratorio. Ciò significa che non esistono ad oggi alternative possibili alla donazione e se vogliamo una Sanità capace di prendersi cura di noi, non possiamo far appello solo sulla scienza e sulla medicina ma dobbiamo dare il nostro contributo».
Per sensibilizzare la cittadinanza a questo nobile gesto, verrà posizionata una emoteca davanti a Palazzo Dogana nel mese di marzo.