È con soddisfazione che il Presidente della Provincia di Brindisi, Toni Matarrelli, rende nota l’efficiente collaborazione tra i cittadini, i Comuni ed il servizio pubblico svolto dal Centro Fauna Selvatica Provinciale che si occupa del ricovero e successivo rilascio in natura di animali selvatici rinvenuti in difficoltà.
In particolare, anche quest’anno vi è stata una intensa attività con il Comune di Francavilla Fontana, dove il Sindaco Antonello Denuzzo e l’Assessore all’Ambiente e al Benessere Animale Numa Ammaturo, hanno fornito all’interno del Municipio una postazione facilmente raggiungibile dai cittadini per la consegna di giovani falchetti che da qualche anno nascono regolarmente nel centro storico della città. Si tratta di una specie protetta da Convenzioni Internazionali e da Direttive Europee denominata Falco Grillaio (Falco naumanni), noto ai cittadini come falchetto per le sue ridotte dimensioni, che ogni anno migra dall’Africa subsahariana per raggiungere le aree di nidificazione nord-africane, asiatiche e dell’Europa meridionale.
In Italia nidifica principalmente in Basilicata e in Puglia e da qualche anno sta scegliendo anche i centri urbani di Francavilla Fontana, Ceglie Messapica ed Oria, dove i Grillai depongono le uova e crescono i piccoli nelle cavità degli edifici storici. Ci si accorge della loro presenza dai voli echeggianti e striduli degli adulti e poi dal ritrovamento a terra tra le vie del centro storico di esemplari giovani, spesso durante la fase che precede al loro involo. È un falchetto insettivoro che si nutre prevalentemente di insetti alati come i grilli (da cui il nome italiano) e le cavallette. Per ogni ritrovamento interviene il Centro Fauna Selvatica che la Provincia dal 2007 ha dato in affidamento gestionale alla sua società in house, la Santa Teresa S.p.A., amministrata da Giovanni Luca Aresta. Pochi giorni fa in un campo della Contrada Cadetto Superiore di Francavilla Fontana, il Comune e il Centro Faunistico della Provincia hanno provveduto al rilascio degli ultimi Grillai che avevano avuto bisogno di cure, ormai pronti per il loro primo viaggio verso l’Africa, dove trascorreranno i mesi invernali.