Domani dalle 15 alle 17 a palazzo Rospigliosi il tavolo sull’agricoltura con Premi Nobel, scienziati e personalità politiche
Il cibo come strumento sociale, veicolo di pace, condivisione e dialogo. Con questo spirito partirà domani la seconda edizione del Meeting Internazionale della Fraternità dal titolo “BE Human”, organizzato dalla Fondazione Fratelli Tutti. Dopo che l’anno scorso il mondo contadino di Coldiretti e Campagna Amica è stato presente a San Pietro per raccontare la grande solidarietà che nasce dalla terra, questa seconda tappa segna un percorso volto a riscoprire il valore della fraternità umana universale, promuovendola come paradigma di vita e culturale.
Saranno 12 i tavoli di confronto, tra Roma e Città del Vaticano, che si svilupperanno con la formula che il Santo Padre ha voluto adottare su temi chiave con il desiderio di diffondere il paradigma della cultura della fraternità e gli insegnamenti contenuti nell’Enciclica “Fratelli Tutti” in ogni ambito dell’attività umana.
Trenta premi Nobel per la Pace, persone fisiche e organizzazioni, già da venerdì 10 indicheranno una strada di amicizia fraterna.
Coldiretti avrà l’importante compito di proporre una riflessione sulla trasformazione dei sistemi alimentari e della loro sicurezza, organizzando il tavolo presso la Sala delle Statue di Palazzo Rospigliosi dedicato all’agricoltura dal titolo “Be Human e il futuro dei sistemi alimentari globali verso il 2030”.
All’incontro, che si terrà alle 15 e si concluderà alle 17, parteciperanno relatori nazionali e internazionali tra cui Rigoberta Menchú Tum , che nel 1992 ha vinto il premio Nobel per la Pace grazie al suo impegno in supporto degli indiani Maya del Guatemala e per i popoli indigeni di tutto il mondo; Heidi Kühn, vincitrice del World Food Prize 2023 e Fondatrice di Roots of Peace, organizzazione umanitaria senza scopo di lucro con l’obiettivo di trasformare le mine in viti, mostrando alle persone che vivono in regioni devastate dalla guerra in tutto il mondo una strada per ripristinare la pace e la prosperità attraverso l’agricoltura; Ibrahim Assane Mayaki, inviato speciale dell’Unione Africana per i sistemi alimentari che 1997 al 2000 ha ricoperto la carica di Primo Ministro del Niger, svolgendo un ruolo di catalizzatore nel rafforzamento del dialogo sociale nel Paese, ricoprendo diversi incarichi con un’attenzione specifica alla nutrizione e ricevendo numerose onorificenze per il suo impegno nell’agricoltura.
Al tavolo, che sarà moderato dal direttore di Fondazione Campagna Amica Carmelo Troccoli insieme a quello di Aletheia Riccardo Fargione, daranno il loro fondamentale contributo alle riflessione sui processi produttivi, distributivi e di consumo del cibo in un’ottica etica e sostenibile, tra gli altri anche Maurizio Martina, vice direttore della Fao, Stefano Gatti, Direttore Generale per la cooperazione allo sviluppo, Antonio Gasbarrini, Direttore Medicina Interna Gastroenterologia Ospedale Gemelli, Alberto Villani, Primario Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Sara Roversi, Fondatrice Future Food Institute e Serena Milano, Direttrice Generale Slow Food Italia.
Premi Nobel per la Pace, scienziati, economisti, sindaci, medici, manager, lavoratori, campioni dello sport e semplici cittadini provenienti da tutto il mondo, cercheranno, dunque, insieme alternative alle guerre e alle povertà trovando proposte concrete per cominciare a cambiare la storia, stimolare le riforme che mancano. Ci saranno anche altri momenti importanti come l’Udienza con il Santo Padre, l’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e anche momenti conviviali con il cibo degli agricoltori di Campagna Amica che sarà protagonista.