SUZANNE JACKSON. Somethings in the World a cura di Bruna Roccasalva fino al 17 dicembre 2023 GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano Quinta edizione del programma Furla Series,promosso da Fondazione Furla e GAM di Milano Domenica 29 ottobre e domenica 12 novembre LABORATORI PER FAMIGLIE e VISITE GUIDATESCOPRI IL PROGRAMMA |
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Somethings in the World nasce dall’idea di ripercorrere i diversi momenti della ricerca che l’artista americana Suzanne Jackson porta avanti da più di cinquant’anni e di rintracciarne gli elementi ricorrenti attraverso una selezione attenta e puntuale delle famiglie di opere più rappresentative.Per la quinta edizione del programma Furla Series, promosso da Fondazione Furla e GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano, fino al 17 dicembre, ventisette opere accompagnano il visitatore all’interno dell’universo dell’artista – dalla produzione iniziale di matrice figurativa agli esiti più recenti in cui la pittura diventa astratta e assume una dimensione scultorea e ambientale – evocando un confronto e un dialogo con il contesto museale e le opere della collezione permanente. |
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Il percorso si apre con Ma-Yaa (1994-98), omaggio a Yemaya, dea madre dalla tradizione africana Yoruba, regina degli oceani e dei fiumi e divinità protettrice delle donne, esposta per la prima volta in occasione della mostra, che rappresenta l’importante momento del passaggio dell’artista dalla figurazione all’astrazione e l’inizio di quella sperimentazione che porterà il suo lavoro in direzioni imprevedibili.Ne sono esempio 9, Billie, Mingus, Monk’s (2003) e Singin’, in Sweetcake’s Storm (2017) in cui la figurazione scompare per lasciare posto a composizioni astratte realizzate attraverso un processo di stratificazione di materiali di diversa natura: tela, carte, densi strati di pittura acrilica e materiali di recupero. |
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All’amore per la natura, che influenza in modo sostanziale il suo modo di vedere l’arte, la bellezza, la storia e la relazione con l’altro, sono legate opere come Idyllwild leaves (1982-84) che ha come uniche protagoniste delle foglie, o some things in the world (2011) fatta quasi esclusivamente di frammenti dismessi di carta Bogus usata per proteggere i set teatrali, che dimostra come la simbiosi dell’artista con la natura si traduca anche in una costante attenzione al riciclo; Triplical Communications (1969) parla invece dell’interconnessione tra spirito, umano e natura, e tra le persone in generale. |
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Cuore della mostra il monumentale trittico degli anni Settanta In A Black Man’s Garden (1973) paradigma della produzione di quegli anni, in cui l’artista restituisce la bellezza della natura attraverso gli elementi che la compongono, piante, animali, esseri umani. Il confronto di questo dipinto con Joan’s Wind (1997) e The ‘white-eyes’ shift (2022), racconta l’evolversi della sua ricerca e delle sue sperimentazioni con la materia acrilica che arriva a dimostrare le proprie potenzialità strutturali diventando supporto di sé stessa. Questo ripensamento della pittura in termini plastici diventa esplicito in Red Top (2021), Quick Jack Slide (2021) e l’inedita future forest (2023), realizzata in occasione della mostra, lavori che dimostrano come la sperimentazione continua di Jackson arrivi a scardinare anche la netta distinzione tra forme e linguaggi, approssimando la pittura alla scultura e viceversa. |
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Chiudono la mostra le produzioni più recenti, una serie di lavori definiti environmental abstractions (astrazioni ambientali) che consistono di densi strati di acrilico puro che fa sia da medium che da supporto, come Rag-to-Wobble (2020) e il monumentale deepest ocean, what we do not know, we might see? (2021). L’accostamento di queste opere alle due piccole tele Something New (1969) e Baby Kiss (1982) restituisce, infine, la sintesi perfetta degli estremi tra cui si muove l’intera produzione dell’artista. |
Prossimi appuntamenti:In occasione della mostra di Suzanne Jackson, Somethings in the World, Fondazione Furla e GAM – Galleria d’Arte Moderna, Milano presentano una serie di visite guidate, workshop e laboratori per raccontare a grandi e piccini il variopinto mondo dell’artista americana Suzanne Jackson fatto di colore, poesia e movimento.Il programma didattico è realizzato con il supporto di Deloitte. Domenica 29 Ottobreore 10.30 – durata 90’ – ECO-LAYERS (laboratorio per famiglie)ore 15.00 – durata 90’ – SOMETHINGS IN THE WORLD (visita guidata per adulti)Domenica 12 Novembreore 10.30 – durata 90’ – POESIE DIPINTE (laboratorio per famiglie)ore 15.00 – durata 90’ – SOMETHINGS IN THE WORLD (visita guidata per adulti) Info e prenotazioni: Tutte le attività sono gratuite, incluse nel biglietto di ingresso della GAM, e sisvolgono su prenotazione, fino ad esaurimento posti.Prenotazione Adulti e famiglie: admaiora.educationPrenotazioni scuole: T. 324-5328700 (lun-ven, ore 9-14), prenotazioni@admaiora.education Maggiori informazioni e calendario completo:www.fondazionefurla.org |