La nave oceanografica del Cnr impegnata per il recupero e il ripristino delle ostriche
È in questi giorni al largo di Monopoli la nave oceanografica del Consiglio Nazionale delle Ricerche “Gaia Blu” partita dal porto di Crotone per la campagna oceanografica “Ecorest”. Fino al prossimo 15 maggio, quando approderà al porto di Napoli, esplorerà fondali e habitat sottomarini profondi in tre aree strategiche del Mar Mediterraneo, Tirreno meridionale, Ionio settentrionale ed Adriatico meridionale.
La prima parte della spedizione ha come obiettivo il recupero e il ripristino degli habitat profondi a coralli bianchi del Canyon di Bari e delle ostriche al largo di Monopoli.
A bordo, ricercatori e tecnologi di diversi Istituti di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Ismar, Cnr-Isp, Cnr-Irbim), dell’Università “Aldo Moro” di Bari, dell’irlandese University of Galway, e di centri di ricerca nazionali e internazionali quali la Stazione Zoologica “Anton Dohrn” e il French Institute for Ocean Science (IFREMER).
I vari habitat vengono documentati in modo innovativo per mezzo di un robot sottomarino (Remotely Operated Vehicle – ROV) dotato di videocamere ad alta risoluzione e bracci meccanici, che fornisce una caratterizzazione completa degli habitat profondi e delle specie di elevato valore ecologico che li compongono.
Per la prima volta in Europa, inoltre, è stata messa in campo una strategia di ripristino attivo di questi habitat profondi, sia attraverso operazioni di rimozione dei vari rifiuti antropogenici rinvenuti – quali attrezzi di pesca abbandonati, oggetti e sacchetti di plastica- sia attraverso il posizionamento di “ecoreef”, cioè strutture artificiali stampate in 3D per favorire l’insediamento di nuovi coralli in aree in cui gli habitat risultano danneggiati. Gli ecoreef sono attrezzati con telecamere che vanno a costituire nuovi sistemi di osservazione del fondale marino nell’ambito della rete osservativa EMSO (European Multidisciplinary Seafloor and water column Observatory), a cui il Cnr partecipa, costituita da osservatori sottomarini dislocati in vari siti europei per il monitoraggio di ecosistemi marini profondi.
La spedizione contribuisce al raggiungimento di obiettivi strettamente interconnessi tra loro di progetti e attività nazionali e internazionali che mirano allo studio e monitoraggio della biodiversità marina ed al ripristino di habitat profondi, quali il progetto europeo “Life Dream” (Deep REef restoration And litter removal in the Mediterranean sea), le attività degli Spoke 1 e 2 del National Biodiversity Future Center (NBFC), uno dei cinque centri nazionali dedicati alla ricerca di frontiera istituito nell’ambito del Pnrr e coordinato dal Cnr, e il progetto PRIN “Glide” (Global change Impact on Deep Sea Ecosystems).