La Direttrice Generale di Save the Children International racconta l’orrore che stanno vivendo i minori a Gaza e invita la comunità internazionale a intervenire per un cessate il fuoco immediato e duraturo e per un’urgente e immediata risposta umanitaria
L’intensità dell’offensiva del Governo israeliano unita all’assedio in corso hanno minato la capacità di fornire assistenza umanitaria a Gaza. Se non verranno messi in atto immediatamente un cessate il fuoco duraturo e le condizioni necessarie per una risposta umanitaria, il prezzo da pagare sarà un numero sempre maggiore di vite di bambini. Lo afferma Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro, a due mesi dall’escalation di violenza.
“Stiamo esaurendo le parole per descrivere l’orrore che si sta verificando tra i minori di Gaza. La maggior parte di loro è stata sfollata con la forza, schiacciata in un piccolo frammento di terra che non può accoglierli. Coloro che non sono stati costretti a lasciare le proprie case sono tagliati fuori dai beni di prima necessità necessari per la sopravvivenza. Quelli che finora sono sopravvissuti ai bombardamenti affrontano il rischio imminente di fame e malattie. I nostri team ci raccontano di vermi estratti dalle ferite e di bambini sottoposti ad amputazioni senza anestesia. I più piccoli sopportano e sono testimoni di orrori, mentre il mondo guarda. Il livello della sofferenza umana è intollerabile” ha affermato Inger Ashing, Direttrice Generale di Save the Children International.
“Come hanno ripetutamente avvertito le organizzazioni umanitarie: non c’è nessun posto sicuro a Gaza. Sono settimane che lanciamo l’allarme e il mondo non è riuscito ad agire. Da quando è iniziata questa escalation, l’assistenza umanitaria è diventata l’unica ancora di salvezza per i bambini e le loro famiglie e ora anche questa sta diventando praticamente impossibile. Semplicemente non siamo in grado di svolgere il nostro lavoro in modo efficace. L’intensità delle ostilità e l’utilizzo degli aiuti come arma da parte delle autorità israeliane, inclusa la somministrazione di cibo, acqua e medicine a una popolazione sotto assedio, significa che non possiamo raggiungere i bambini in tutta Gaza nella misura richiesta. La nostra capacità di adempiere al nostro dovere di mantenere i nostri team al sicuro è stata distrutta. La nostra responsabilità collettiva di proteggere i più piccoli è stata vanificata. Che tipo di futuro dovranno affrontare i bambini che sopravvivranno a questa violenza? Hanno perso le loro famiglie, le loro case e scuole sono state distrutte, hanno subito danni mentali inimmaginabili. Non possiamo lasciare che perdano la speranza che il mondo agisca e che l’umanità prevalga. Dobbiamo tenere conto delle lezioni del passato e prevenire il verificarsi di “crimini atroci”. Oggi ho ricevuto questo messaggio dai nostri operatori nei Territori palestinesi occupati: ‘Stiamo fallendo con i bambini di Gaza’. Purtroppo, però è fuori dal nostro controllo. Il mondo ha la responsabilità di agire immediatamente”.
Save the Children è pronta ad aumentare il suo sostegno ai bambini che riusciranno a sopravvivere e avranno bisogno di assistenza umanitaria. Ma le condizioni di base per raggiungere le famiglie devono essere stabilite dalla comunità internazionale.
Save the Children fornisce servizi essenziali e sostegno ai bambini palestinesi dal 1953. Il team di Save the Children nei Territori palestinesi occupati lavora 24 ore su 24, predisponendo aiuti vitali per sostenere le persone bisognose e per trovare un modo per far arrivare assistenza a Gaza.
Per sostenere l’intervento di Save the Children in emergenza:
https://www.savethechildren.it/dona-fondo-emergenze#form-start