Nel giugno del 1924, all’indomani del brutale assassinio di Giacomo Matteotti per mano fascista, il Consiglio Comunale di Grottaglie fu convocato su richiesta dell’opposizione per discutere l’invio di un telegramma di condoglianze alla famiglia del deputato socialista. Tuttavia, per ben due volte, la maggioranza del Consiglio respinse la proposta, e quel telegramma non fu mai inviato.
A distanza di cento anni da quella vicenda, il Circolo ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Grottaglie e l’Amministrazione Comunale hanno deciso di colmare questo vuoto storico. Il 24 ottobre 2024, alle ore 17.30, nella Sala Consiliare del Comune, si terrà un Consiglio Comunale straordinario e commemorativo, durante il quale verrà finalmente consegnato alla nipote di Matteotti, Elena Matteotti, il telegramma che nel 1924 non fu mai spedito. Il sindaco Ciro D’Alò consegnerà personalmente il messaggio, ponendo rimedio a una pagina dolorosa della storia cittadina. A tutte le attività è stato coinvolto anche il Consiglio Comunale dei ragazzi e delle ragazze, rafforzando il significato simbolico di questa commemorazione attraverso la partecipazione attiva delle giovani generazioni.
L’ANPI, grazie a un attento lavoro di ricerca negli archivi comunali, ha recuperato le trascrizioni delle sedute consiliari del 1924 in cui la proposta fu respinta. Questi documenti, che riflettono il clima politico e sociale dell’epoca, saranno letti pubblicamente durante il Consiglio Comunale del 24 ottobre e successivamente consegnati alla famiglia Matteotti come testimonianza storica del dibattito che attraversò la città.
Alle ore 19:00 dello stesso giorno, su viale Matteotti, all’altezza del civico 92, verrà scoperta una stele commemorativa in onore di Giacomo Matteotti, a testimonianza del suo sacrificio per la libertà e la democrazia.
Il 25 ottobre, alle ore 10.30, il Teatro Monticello ospiterà lo spettacolo teatrale “Un telegramma per Matteotti”, scritto e interpretato da Alfredo Traversa, con Tiziana Risolo. Lo spettacolo si svolge in parallelo tra Roma e Grottaglie: mentre nella capitale Filippo Turati e Anna Kuliscioff commentano, tramite continui telegrammi, ciò che sta accadendo alla Camera, a Grottaglie il consigliere comunale Salvatore Perduno e sua moglie Cira L’Assainato discutono sull’opportunità di proporre in Consiglio Comunale l’invio di un telegramma di condoglianze alla famiglia Matteotti. La rappresentazione evidenzia l’impatto della vicenda Matteotti sulle comunità locali e le dinamiche politiche dell’epoca.
Nel pomeriggio del 25 ottobre, alle ore 18.00, presso il Castello Episcopio, si terrà un incontro pubblico dal titolo “Attualità del pensiero e dell’azione di Giacomo Matteotti”, con la partecipazione di Elena Matteotti, del professor Ciro Raia, docente di lettere, preside e formatore, nonché presidente dell’ANPI Campania, dell’onorevole Claudio Signorile, già ministro ed ex segretario nazionale del Partito Socialista Italiano, e di Riccardo Pagano, presidente del Comitato Provinciale A.N.P.I. Taranto e professore ordinario dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Il dibattito, moderato da Annamaria D’Erchie dell’ANPI di Grottaglie, sarà un’occasione per riflettere sull’importanza del pensiero di Matteotti, ancora attuale nelle lotte per la giustizia e la democrazia.
“Ricordare Giacomo Matteotti, – dichiara il Sindaco della Città di Grottaglie, Ciro D’Alò – a cento anni dalla sua morte, non è solo un atto di memoria storica, ma un dovere morale nei confronti della democrazia e dei valori antifascisti su cui si fonda la nostra Repubblica. Matteotti rappresenta un simbolo di coraggio, un uomo che ha sfidato apertamente il regime fascista, pagando con la vita il suo impegno per la verità e la libertà. Consegnare quel telegramma nelle mani di Elena Matteotti, sua nipote, – continua il primo cittadino – non è solo un gesto di riparazione storica, ma un richiamo alla necessità di non abbassare mai la guardia di fronte a qualsiasi forma di oppressione e violenza. Il nostro impegno – conclude – è quello di tenere viva la memoria di uomini come Giacomo Matteotti, affinché le generazioni future possano comprendere l’importanza della lotta per la libertà e la democrazia.”