rascinati dagli americani (57 punti in due) i granata guadagnano due punti molto importanti
Hdl Nardò Basket torna alla vittoria nella penultima gara della fase a “orologio”. Una prova convincente contro Moncada Energy Fortitudo Agrigento, che frutta due punti di enorme importanza e che restituisce fiducia e morale. Trascinata dagli americani Smith e Stewart jr. (57 punti in due), la squadra granata esegue alla perfezione il compito, nonostante un pasticcio arbitrale nel finale di match che ha scaldato gli animi e forse riaperto una contesa praticamente a senso unico.
Parravicini, Baldasso, La Torre, Stewart jr. e Donda è il quintetto iniziale di Dalmonte, che deve rinunciare a Iannuzzi. L’avvio granata è stratosferico. 16-1 a metà tempo con 10 punti di Stewart jr. e 6 di Baldasso (due triple a testa), i siciliani rompono il ghiaccio con Meluzzi dalla lunetta solo dopo tre minuti e mezzo. Il Toro tira il fiato e Sperduto e Cohill lentamente mangiano il vantaggio dei padroni di casa con un parziale di 10-0. Entrano Nikolic e Smith, l’americano timbra subito dall’arco. Altri 4 punti consecutivi di Stewart jr. tengono a distanza di sicurezza la Fortitudo di Sicilia. Entrano anche Maspero e Ferrara. Qualche fischio discutibile della terna alza la temperatura, già molto calda, del Pala San Giuseppe. La prima pausa arriva sul 26-19
ph Andrea Cecere
Agrigento adesso gioca meglio e domina sotto il tabellone, sfruttando pienamente l’assenza di Iannuzzi. Nardò allora va sul perimetro e Smith infila un’altra tripla. Risponde subito Ambrosin, che mette a referto i primi punti personali del match. Se il Toro soffre nel pitturato, il problema di Agrigento è neutralizzare le incursioni a canestro di Smith, che sceglie il corridoio centrale come quello preferito. Due liberi del newyorchese riportano Hdl a +11, La Torre poco dopo fa +13. Dalmonte fa debuttare Alessandro Ceparano, servirà anche la sua energia. Intanto Smith allunga la collezione di colpi dalla linea dei 6,75 e Nardò va a +16. Maspero atterra male sul terzo tempo e la caviglia va ko, non rientrerà più. Si va negli spogliatoi sul 50-33, è una versione del Toro sin qui tra le migliori.
La tripla di Cohill apre le ostilità al rientro in campo, segna anche Ambrosin con le stesse modalità. L’attacco granata è improvvisamente inceppato, Dalmonte chiama subito il time-out. Moncada Energy soffia sul collo di Nardò con un altro parziale terribile di 10-0. Serve ritrovare al più presto la via del canestro, che arriva dalla lunetta dopo quasi cinque minuti con Smith (2/2). Nikolic intanto fa il suo quarto fallo personale. È una fase equilibrata e non bella della partita, ci pensa Stewart jr. ad impreziosirla andando a schiacciare un rimbalzo su tiro di Smith. Ferrara (canestro e libero) e di nuovo Smith riportano Hdl a un più rassicurante +15. L’americano con la maglia numero 3 è in una delle sue giornate più brillanti (alla fine i suoi saranno 35), segna ancora da lontanissimo con un tiro forzato che costringe coach Pilot a fermare il gioco. Al rientro segna Ambrosin, poi Stewart jr., il punteggio è 70-54 prima dell’ultimo atto.
Sul Toro incombono i nuvoloni dei falli a carico, 4 per Smith e Baldasso e 5 per Nikolic, che esce. Baldasso allenta la tensione con un canestro in sospensione di vitale importanza, Ferrara mura Cohill e il cronometro scorre benigno. A 3′ 58″ dalla fine Ferrara, l’uomo più prezioso in questo finale, raccoglie e segna un altro pallone pesantissimo e Nardò va a +18. La squadra ospite si arrende di nuovo a Stewart jr., i granata sentono vicino il traguardo. Poi il fattaccio. Smith subisce un fallo plateale di Chiarastella, uno degli arbitri fischia l’infrazione e successivamente un tecnico allo statunitense, muto e immobile. Le proteste gli costano l’espulsione. Dopo i liberi, si ricomincia sul +15, che Ambrosin riduce subito a +12. Esce anche Baldasso per cinque falli, ma La Torre bissa un 2 su 2 dalla lunetta. C’è gloria anche per Ceparano dall’arco. Il finale è 89-76.