Più che altri fattori, stavolta, la compattezza e il carattere hanno portato alla vittoria Hdl Nardò Basket. Comunque, una Provvidenza in tempi di raccolti magri e di nervi scoperti. In una partita in cui la partenza a razzo di Ueb Gesteco Cividale avrebbe potuto indirizzare irreparabilmente il match già nel primo quarto, i ragazzi di coach Di Carlo sono stati bravi a non scomporsi, a ritrovare lentamente unità e misure (soprattutto in difesa) e a credere nella rimonta. Anche quando il tabellone segnava -16. Con cinque sconfitte sul groppone, un palazzetto muto per lo sciopero di Onda Granata e un avversario pimpante, il rischio di deragliare è stato altissimo. Ma questa ormai è squadra che, rispetto a tre mesi fa, sa soffrire e leggere i momenti e che, alla fine, ha incendiato il migliaio di appassionati del Pala San Giuseppe di Copertino di Lecce, che hanno assistito a una straordinaria rincorsa. Due punti pesanti e nuova iniezione di fiducia in un gruppo ammaccato e appannato, ma vivo come pochi.
Gennaro Di Carlo sa che Hdl ieri sera ha corso un grosso rischio, ma sa anche di aver costruito una squadra ormai cresciuta in maturità. “L’approccio non è stato dei migliori – ha detto nel dopo gara – siamo stati troppo molli, abbiamo concesso molti tiri facili a Cividale. Soprattutto non eravamo sufficientemente in pressione sui portatori di palla avversari. Affronteremo questo argomento in settimana e cercheremo di migliorare. Però, devo dire che la squadra è stata sempre lì e alla fine il carattere, la tenacia e la determinazione dei nostri ragazzi ancora una volta hanno avuto la meglio in un momento in cui oggettivamente non siamo brillanti. Abbiamo vinto una partita più sul piano nervoso e caratteriale che su quello tattico. Una vittoria pesante, ne avevamo bisogno. Ora testa bassa e pedalare, perché il campionato è ancora molto lungo. Sono fiducioso”.
Non può sorridere Cividale, a lungo al comando del match e incapace di gestire una supremazia di gioco e di punti sino alla sirena finale. “Abbiamo giocato in maniera brillante fino a quando abbiamo mosso la palla e ci siamo cercati – ha detto un amareggiato coach Stefano Pillastrini – certo, abbiamo subito tantissimo a rimbalzo, anche se questo a lungo nel punteggio non si è visto perché abbiamo difeso e attaccato bene. Poi dopo Nardò ha aumentato la fisicità in difesa e c’è stata quella serie incredibile di tiri da tre punti, che hanno cambiato l’inerzia della partita. Noi siamo in difficoltà, ma dobbiamo insistere, dobbiamo reagire perché il campionato è lungo. Però, siamo vivi, abbiamo fatto una partita migliore delle ultime due”.
Il 2023 va, dunque, in archivio. Ma non c’è tempo per rifiatare perché il prossimo turno, in programma il 7 gennaio, il 18esimo del girone Rosso di A2, vedrà il Toro in trasferta ad Orzinuovi, in un altro scontro diretto dal valore doppio.